La nuova tv, da maestra a badante

Giovedì 22 Settembre 2016, 15:31 - Ultimo agg. 15:34
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Nella nuova stagione della Rai tornano Pippo Baudo, Heather Parisi, Lorella Cuccarini, teste di serie che i minuziosi compilatori di Wikipedia segnalano già di successo negli anni Sessanta-Settanta. Torna misteriosamente la coppia Celentano-Mina (come? presumibile che lei mandi, più modestamente, il solito video da Lugano girato in sala di registrazione). È tornata con soddisfazione dell’Auditel la famiglia allargata del «Medico in famiglia» dove tutti si sposano a ripetizione che nemmeno «Beautiful» e i maschi restano sempre da soli con prole per sparizione ingiustificata delle compagne (con chi si fidanzerà sulla soglia della pensione Lele?). Tornerà a breve «Don Matteo», fedele nei secoli come i suoi carabinieri, e il massimo azzardo saranno i toni giallo-rosa dell’«Allieva», ma con lieto fine assicurato. Torneranno le inchieste di Santoro e i varietà normodotati del nuovo re degli ascolti Carlo Conti, ed è tornato trionfalmente nella prima serata del sabato lo show nazionalpopolare, questa volta con concertone di Renato Zero.
La nuova Rai, che nelle previsioni dei meno avveduti avrebbe dovuto «rottamare» l’esistente in vista di chissà quale rivoluzione, ha scelto invece di puntare sull’«usato sicuro», ossia sulla provata professionalità dei veterani. La contraddizione è solo apparente, semplice invece il ragionamento che punta a confermare il posizionamento di Viale Mazzini su fasce di ascolto privilegiate. In altre parole: perché inseguire i millennial che vanno a caccia di Pokemon, quando la tv generalista la guardano soprattutto gli over cinquanta-sessanta?. In fondo, sempre di servizio pubblico si tratta: se negli anni d’oro la televisione ha fatto da maestra agli italiani, ora si è attrezzata a far loro da badante. 
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