Carmine Longo, il Senatore di un altro calcio

Mercoledì 30 Dicembre 2015, 16:40 - Ultimo agg. 24 Dicembre, 17:34
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Si è spento a poche ore da Salernitana-Cagliari, la sua partita. E' morto oggi Carmine Longo. Salernitano, era stato il direttore sportivo del Cagliari che era riuscito a compiere alla fine degli anni Ottanta il grande salto dalla C alla A. In panchina il giovane allenatore Claudio Ranieri, il presidente era Orrù e il manager quell'uomo perbene, profondo conoscitore del calcio, ma anche della storia, della filosofia, della letteratura. Era soprannominato il senatore perché aveva grande cultura (e una sua sorella, Eva, al Senato è effettivamente arrivata). La notizia della sua morte, arrivata stamane attraverso Giulio Pazzanese, oggi dirigente della Federcalcio e al fianco di Longo in quella esaltante esperienza professionale in Sardegna, mi ha fatto tornare agli anni cagliaritani di Longo; ai talenti che aveva lanciato, da Ranieri (oggi primo in Premier League con il Leicester) a Fonseca, da lui portato a Cagliari; a quelle trasferte sull'isola, trascorse all'hotel Mediterraneo e al ristorante Stella Marina. Longo è stato un ottimo dirigente, ma incompreso. Avrebbe dovuto lavorare in grandi club, però la sua competenza e le sue capacità mal si sarebbero coinciliate con l'arroganza di certi presidenti.
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