Ciao Maestro. Il tuo sergente

Giuseppe Pacileo è stato la Grandissima Firma del Mattino in un'epoca in cui la redazione sportiva di questo giornale aveva esclusivamente Grandi Firme. Un Maestro di giornalismo e, come i veri Maestri, mai seduto dietro alla cattedra, ma sempre pronto a vivere tra i giovani, a dare consigli. Lo fece anche con me, quasi trent'anni fa, quando collaboravo con il Corriere dello Sport. Peppino mi chiamava sergente perché mi dividevo tra la redazione e il comando della Marina in via Santa Lucia, dove prestavo il servizio militare. Sorrideva quando mi vedeva in divisa e aveva ragione perché non avevo un fisico da sottufficiale gentiluomo. Sono state dolcissime le telefonate di Pacileo in questi anni. Io lo chiamavo raramente per non disturbarlo, perché sapevo delle sue precarie condizioni di salute. Oggi lo piango con la redazione del Mattino, con i tantissimi che gli hanno voluto bene.