Elogio del pregiudizio: campionario semiserio di luoghi comuni sui meridionali

Lunedì 19 Maggio 2014, 17:53
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Un giudizio, partorito da opinioni precostituite prive di conoscenza diretta, è un pregiudizio. Gli italiani non si conoscono tra loro, ma si lavano la coscienza scaricandosi colpe e responsabilità sui loro problemi. Sui meridionali poi, ovunque siano, il campionario di pregiudizi stratificatisi negli anni lascia solo l'imbarazzo della scelta. Conviene farne un elogio, sperando che nessuno lo prenda sul serio. E non ditemi che è provocatorio.

I meridionali si lavano poco e per questo sono sempre scuri e puzzolenti.
I meridionali sono quasi tutti mafiosi e camorristi.
I meridionali non pagano le tasse e vivono sulle spalle dell'altra Italia.
I meridionali truffano le assicurazioni e per questo devono pagare di più le polizze delle loro auto.
I meridionali non hanno voglia di lavorare e campano con il nostro sudore.

I meridionali si sono mangiati i soldi del terremoto e della Cassa per il Mezzogiorno.
I meridionali sanno solo piangersi addosso, perchè sono pigri e indolenti.
I meridionali accusano sempre gli altri delle loro disgrazie.
I meridionali arrivano sempre in ritardo ovunque.
I meridionali che pretendono di rileggere il loro passato sono neoborbonici.
I meridionali che rivendicano la loro storia sono revisionisti nostalgici.

I meridionali che puntano il dito sugli squilibri con il Nord sono sudisti.
I meridionali che non fanno autocritica sono in cattiva fede.
I meridionali sono tutti approfittatori.
Non affiderei mai un euro a un meridionale.
I meridionali possono solo cantare e far ridere.
I meridionali sono superficiali, poco rigorosi, per nulla affidabili.
I meridionali gesticolano troppo e parlano male.

Altro che Italia! Questa è Affrica. I beduini a riscontro di questi cafoni sono fior di virtù civile (Luigi Carlo Farini).
Oggi le spedisco i deputati e i senatori (meridionali). V.E. vedrà che roba. Ma è malleabile. Sappia tirarne il meglio che potrà a vantaggio dell'Italia. Di ministeriabili non ne veggo uno (Costantino NIgra).
I militari napoletani? Non so per verità cosa si potrà fare di questa canaglia (Alfonso La Marmora).

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