La memoria storica e il coraggio dei piccoli editori

Venerdì 3 Aprile 2015, 15:58
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In principio c'era quasi solo la Arnaldo Forni di Bologna. Fu tra le prime a scoprire un filone nuovo e interessante, quasi unico: la ristampa anastatica di testi rari di storia di tutte le regioni italiane. La Forni ha sempre avuto un catalogo prezioso da consultare, per gli appassionati di storia. I testi di Cesare Cesari sul brigantaggio, o di Giuseppe Buttà sulla storia delle Due Sicilie, poco presenti nei mercati antiquari, sono stati ristampati proprio dalla Forni.

Ma la storia e la ricerca, soprattutto sulle vicende del Sud, si alimentano con letture continue, documentazioni, confronti con il materiale pubblicato disponibile. E per questo voglio qui ricordare alcune piccole case editrici che, con coraggio soprattutto in un periodo di crisi economica come questo, si muovono in un mercato di pescecani resistendo. E ristampano testi rari, altrimenti introvabili.

Molti, va detto subito, hanno in catalogo anche autori contemporanei, tra i nomi che elencherò ci sono esperienze diverse e se qui voglio accomunarne alcuni è soprattutto per la comune attività di recupero di alcuni testi. Tra i primi, c'è naturalmente il napoletano Marzio Grimaldi. Va detto subito, con affetto: è un orso chiuso nella sua stupenda libreria-antiquaria dall'odore di testi antichi e il sapore di Napoli. Un orso di capacità e cultura, Dopo aver mosso i primi passi con Berisio padre, una delle famiglie storiche di librai-editori a Port'Alba a Napoli, con Guida, Colonnese, Cassitto, Marzio si è messo in proprio. Edizioni pregiate, molte stampate all'Arte tipografica di Angelo Rossi che rischia di scomparire, libri di Vocino o dell'anonimo Memor, fanno parte del catalogo La biblioteca napoletana.

Come non includere in questa rassegna l'intrepida Osanna edizioni di Venosa in Basilicata. Dal 1982, ne è animatrice Rosetta Maglione con il marito. Un catalogo ampio, che include saggi e studi e anche testi di narrativa. La Osanna è stata la prima a ristampare Carlo Alianello, a dare di nuovo fiato ai testi di Nitti, ma anche ad alcuni lavori di Croce. Possiede un catalogo con edizioni subito graficamente riconoscibili. Anche il libro del famoso maggiore Carlo Melegari, il massacratore di Casalduni dell'agosto 1861, fu ristampato dalla Osanna.

Dalla Basilicata alla Puglia. A Lecce, c'è la Capone editore, fondata nel 1980 da Lorenzo Capone che, dopo esperienze politiche, si mise a coltivare la passione per la stampa di cartografie e di testi sulla sua terra. Nel suo catalogo, tanti libri di storia locale e moltissimi sul brigantaggio. Va nella stessa direzione anche la edizioni Controcorrente di Pietro Golia a Napoli. Le intenzioni sono dichiarate: il recupero della memoria storica. Accanti a ricerche nuove, molte ristampe come il testo di Giacomo Savarese sulle finanze delle Due Sicilie, o del giudice Francesco Ronchi sulla legge Pica, che risultano preziosi. Ristampe curate da appassionati, come fu lo scomparso avvocato Silvio Vitale.

Proprio Vitale fu a Napoli, nel 1993, uno dei fondatori e animatori della cooperativa il Giglio che, tra le varie iniziative culturali a favore della memoria storica, si prefisse anche la ristampa di alcuni testi introvabili. Come il diario di Emile de Christen, imprigionato nelle carceri italiane con l'accusa di cospirazione anti unitaria, o i numeri più significativi di Civiltà cattolica. La cooperativa si è trasformata nel 2012 in Fondazione culturale e la diffusione di testi introvabili, come il giornale la Tragicommedia, pubblicato per pochi numeri da Giacinto De' Sivo e poi sequestrato, continua.

Parlando di appassionati, non si può non citare Giuseppe Catenacci, presidente ad honorem degli ex allievi della Nunziatella. Probabilmente, è oggi uno dei maggiori collezionisti di testi rari e documenti sulla storia del Mezzogiorno e delle Due Sicilie. Ne ha ristampati tanti per l'Associazione ex allievi della Nunziatella, ha aiutato anche Marzio Grimaldi in alcune riedizioni e, affiancato da un altro appassionato come Maurizio Di Giovine, ha anche ristampato testi rarissimi per una giovane casa editrice: la Ripostes.

Qui il discorso si sposta su un giovane, che mette grande cuore ed entusiasmo nel suo lavoro. Si chiama Vincenzo D'Amico ed è originario di Nocera. Dopo aver collaborato con altri editori, ha fatto il grande passo: una sua casa editrice. Con Catenacci ha ristampato il libro di Pietro Calà Ulloa su Carlo Filangieri, chicca introvabile nelle librerie antiquarie, ma anche un testo su Alfonso di Borbone. E poi, una perla: la traduzione in napoletano di un anonimo Don Saverio del libro sull'assedio di Gaeta, che fu scritto dal giornalista francese Charles Garnier e che, qualche anno fa, tradusse in italiano il libraio-editore Regina.

Quanti nomi hanno dovuto mollare! Ma quelli nel mio elenco, per fortuna, resistono. E vanno avanti, e vanno incoraggiati, e vanno sostenuti. La memoria storica non è un calcolo d'interesse, ma nutrimento per l'anima nella voglia di conoscere sempre più le proprie radici. Lunga vita alle piccole case editrici, che rendono possibili letture rare. C'è chi vuole possedere i testi originari rivolgendosi al mercato antiquario. Per chi non frequenta librerie antiquarie, ci sono Grimaldi, Osanna, Capone, Ripostes, Controcorrente con le loro operazioni di recupero. Meno male.
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