Aldo Balestra
Diritto & Rovescio
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Banchi e pane vecchio
ingegno ai tempi del Covid

Banchi mono-posto
Banchi mono-posto
di Aldo Balestra
Lunedì 7 Dicembre 2020, 19:40 - Ultimo agg. 22:33
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«Covid: in Campania dal 9 dicembre in classe alunni seconda elementare» (Ansa, 7 dicembre 2020, ore 17.07)
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La notizia è di quelle che ispirano fiducia. Perché, per immaginare una ripresa e un futuro nel Paese piegato dal Covid, il ritorno graduale a scuola anche in Campania è esigenza che viene prima, ma molto prima, del cenone di questo Natale, dello shopping e delle sciate in quota. Svolgere l'attività scolastica in sicurezza, garantire la formazione e lo scambio di esperienze, educare i cittadini del futuro, rappresenta un patrimonio al quale non si può rinunciare (o trascurare) perché «tanto si può fare a distanza». Anche a scuola, con il Covid, si potrà e si dovrà convivere a lungo, come nei nostri uffici, nei nostri ristoranti, nei cinema e in tutto quello che comincerà a funzionare senza più l'incubo di lockdown parziali.

Magari, ma di questo ancora poco si parla, sarebbe utile intignarsi fin d'ora di cosa stanno facendo i prefetti, a cui è stata delegata l'attività di ricognizione e organizzazione del trasporto pubblico in vista della ripresa generalizzata delle scuole a gennaio, dopo il periodo natalizio. Perché, sia chiaro, il mondo della scuola era riuscito a mettere in campo uno schema di ripresa in base alle (convulse) prescrizioni anti-Covid, per poi scontare la completa disorganizzazione del mondo dei trasporti pubblici, che a quello della scuola fa da insopprimibile supporto. Fino all'inevitabile chiusura a fronte della ripresa autunnale della pandemia.Vedremo, in questi giorni (perché mica vogliamo parlarne a gennaio?), quale e quanta sarà la capacità organizzativa dei rappresentanti di governo nel prendere in mano la situazione.

Intanto, pur tra le difficoltà organizzative, all'interno delle scuole italiane si continueranno a registrare virtuosismi insperati e vittimismi inammissibili. Speriamo che prevalgano i primi, perchè dirigenti scolastici e professori dovranno sollecitare ingegno e senso di responsabilità, agevolando e investendo su una ripresa che - stavolta - dovrà essere definitiva.

E' in questa atmosfera di incertezza che ci piace riprendere una notizia, passata piuttosto in sordina.

Quella di una preside romana, alla guida dell'Istituto Comprensivo "Scala". La dirigente Claudia Gentili, già a settembre, quando ancora sembrava che l'unico problema della scuola fossero i banchi a rotelle, ha avuto quello scatto di intraprendenza che dovrebbe albergare di questi tempi in ciascuno, nella scuola e fuori. Il problema, insieme ai suoi prof, la Gentili lo ha risolto facendo dividere i banchi esistenti, rendendoli singoli e rimanendo agevolmente nel budget (odiosa parola che vincola azioni e decisioni) di 34 euro per ciascuno (è il costo minimo di un banco monoposto).

E vogliamo ricordare pure, in tempi come questi, chi, a Potenza, s'è industriato a produrre birra dal pane raffermo e invenduto ritirato dai forni, oppure della pelle atossica ed ecologica ricavata dai funghi e che sembra camoscio. E il sindaco di Motta di Livenza? Ha trasformato un'ex area per lo smaltimento di rifiuti urbani in un grande bosco con spazi attrezzati per i giochi e gli sport dei bambini. E così tanti altri spunti d'ingegno e passione italica che resistono ai tempi del Covid, tanto da meritare un premio denominato "Non sprecare, progettare il futuro".

E' la piccola Italia che fa grande il Paese. A scuola come altrove. L'Italia consapevole che la prima forma di progresso sta nella formazione. Se, prima o poi, ogni azione sarà decisamente indirizzata in tal senso, forse potremmo coltivare qualcosa in più d'una speranza. Anche in tempi bui come questi.
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«Un uomo d'ingegno sa di possedere sempre molto, non si rammarica di dover dividere con altri» (Aleksandr Solzenicyn, Il primo cerchio)
  

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