Briatorismi  

Venerdì 20 Giugno 2014, 14:45 - Ultimo agg. 19 Marzo, 09:27
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Dario Franceschini ministro dei Beni e delle Attività culturali – da quest'anno nella giuria degli Amici della Domenica, i votanti dello Strega – dice «Questo premio è un’eccellenza italiana che porta ad un successo nelle vendite, è una carta di credito che dà credibilità». Ora, lasciamo perdere l’eccellenza italiana – detto da uno che scrive poi – dovrebbe sapere che le eccellenze sono altre, lasciamo perdere la difesa di una istituzione ormai logora che anche quest’anno ha regalato un mucchio di polemiche, lasciamo perdere il fatto che lui non dovrebbe votare per non alimentare le divisioni, lasciamo perdere che un ministro dovrebbe preoccuparsi di un piano culturale che manca al paese che è molto di più che salutare Obama al Colosseo, e invece concentriamoci sul linguaggio da Briatore, con le parole: «successo», «vendite», «carta di credito» e «credibilità». È questo l’errore, l’equivoco, per dire, uno come Jack Lang – un mito per Franceschini e per il Pd – non avrebbe mai usato quelle parole. Comincia proprio nella lingua la crisi della cultura italiana. 
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