Capitolazione 

Venerdì 23 Gennaio 2015, 10:29 - Ultimo agg. 19 Marzo, 09:33
1 Minuto di Lettura
Le prime 70 pagine sono di sottomissione al microonde con contorno di sesso, il resto all’Islam con intermittenze di Huysmans. Così, è riassumibile, in un tweet il romanzo di Houellebecq “Sottomissione” (Bompiani), più propaganda che poesia. Purtroppo il problema delle religioni che nascono da un libro solo è che poi hanno pochi parametri di comparazione e fraintendono i tanti libri degli altri. L’aspetto migliore è la noia del protagonista, François, il suo avere una vita davanti senza saper cosa farne, non avendo nessun problema di reddito; un vuoto pari a quello dell’Europa che si tiene la sottomissione della Francia perché i parametri economici sono in ordine. Il romanzo di Houellebecq funziona in poche pagine, quelle del confronto tra professori che mescolano Nietzsche a Maometto, il resto è noia (l'ha detto persino Baricco e l'ha scritto andreottianamente tra le righe). Gli estremisti, terroristi perlopiù pupazzi, non hanno saputo leggere, il libro usa l’Islam per criticare l’Europa e la facilità del laicismo di lasciarsi permeare in nome della condivisione. Pensavo fosse un Céline invece era una pista di atletica.  
© RIPRODUZIONE RISERVATA