Corrispondenze

Corrispondenze
Lunedì 2 Ottobre 2017, 07:58
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Se ne va Giovannino Russo che assisteva Carlo Levi mentre dipingeva il ritratto di Anna Magnani, lei sorrideva e non guardava. Se ne va Mario Bortolotto che sentiva Theodor Adorno cantare “Funiculì Funiculà”. Se ne va Hugh Hefner che scherzando fondò un giornale serissimo. Tre vangeli. Tre piccole/grandi rivoluzioni: un cielo che ci unisce ad essi. Russo raccontò come pochi il Mezzogiorno e il Sud; Bortolotto la musica vecchia e nuova con un linguaggio singolare; Hefner unì le cosce di Marilyn e il cervello di Fidel Castro. Una corda di giorni li lega nella partenza. Il caso tiranno ha unito le loro dialettiche, che avevano una posizione ben precisa, oggi fatto assai raro. Possedevano un passato da raccontare – e che passato – e si sono sempre dati un presente che sarà futuro ancora a lungo. Padroneggiando, in modi diversi, il gioco illusorio della meraviglia. 
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