Enrique Vila-Matas e Alighiero Boetti: quadrato magico

Enrique Vila-Matas e Alighiero Boetti: quadrato magico
Venerdì 5 Luglio 2019, 10:19 - Ultimo agg. 10:46
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Enrique Vila-Matas è un costruttore di macchine di scrittura che producono altre macchine di scrittura che riscrivono quello che le migliori macchine di scrittura hanno scritto, e il risultato sono vertigini che per brevità chiamiamo libri, come il suo ultimo tradotto: “Un problema per Mac” (Feltrinelli). Perché non solo scava dentro la coincidenza ma poi da quello scavo ne viene fuori un intreccio di coincidenze che si fanno sublimazione della coincidenza – letteraria, s’intende – e il risultato è l’unicità della sua letteratura. Vila-Matas vive di riscrittura e citazioni, rapina e rilettura, stratificazione e accumulo e soprattutto falsificazione. Fondamentalmente è un illusionista vittima – consapevole – delle sue illusioni, uno scrittore che non si preoccupa del lettore, al quale richiede una collaborazione enorme che poi diventa affetto e infine dipendenza, perché una volta capovolto e riscritto il mondo, appare inutile tenersi quello che c’è, quando si può leggere di letteratura che rimanda ad altra letteratura che riporta ad altra letteratura ancora, in un gioco da quadrato boettiano. Ecco, l’unico equivalente di Vila-Matas è l’artista Alighiero Boetti che fece arte con la stessa capacità geometrica di gioco.
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