Estrosità rigorose di un consulente editoriale

Estrosità rigorose di un consulente editoriale
Venerdì 20 Maggio 2016, 09:19
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Il mondo di Giorgio Manganelli è complesso e ancora da scoprire, così ogni volta che ne salta fuori un pezzo si viene avvolti dallo stupore, si pensa a come si possa aver fatto a meno di questo nuovo Manganelli e lo si legge di corsa.  “Estrosità rigorose di un consulente editoriale” (a cura di Salvatore Silvano Nigro, Adelphi) è, appunto, il risultato del suo lavoro di consulente per Garzanti, Einaudi, Adelphi, Rizzoli; e dentro c’è la preziosa arte della divagazione senza divagare, di cui Manganelli era olimpionico. Le sue schede di lettura non sono mai solo schede o commenti, i suoi giudizi mai semplici giudizi, e alla fine del libro appare un nuovo ritratto di Manganelli: sempre più complesso, sempre più barocco eppure sfuggente. C’è la sua capacità di andare a fondo in due frasi e poi il divertimento in parole, l’apparecchiare i dubbi e le visioni, la disposizione meticolosa delle possibilità, cercando le opere “che non stanno ferme sotto gli occhi”. Un esploratore della letteratura, con la più singolare e ironica curiosità mai apparsa in lingua italiana. 
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