I mondi reali
Venerdì 24 Luglio 2015, 15:26
- Ultimo agg.
19 Marzo, 09:37
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Per Abelardo Castillo la letteratura è una maniera di vivere. Grande cuentista, nella affollata nazionale degli scrittori argentini – piena di talenti molto più di quella calcistica – gioca titolare anche se forse lo sentite nominare per la prima volta, ora che Del Vecchio ha tradotto “I mondi reali”: «I momenti meravigliosi della vita reale sono i sogni, per questo il mio libro si chiama “I mondi reali” perché immagino che i sogni prendano parte alla realtà». Alla lunga si capisce che i racconti di Castillo sono una canzone popolare, che entra ed esce dalle case, salta da bocca a orecchio, sfila trame e costruisce giochi, cammina su gambe di donna e si dispera in braccia d’uomini. Un paese destrutturato e ricostruito. Esaminato e cantato. Castillo ha il talento di costruire una fede con un sentimento visionario, e di portare a supporto di quella fede: dei fatti, mostrando come normalità lo spettacolo straniante del suo mondo.
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