Il condominio proustiano 

Venerdì 17 Ottobre 2014, 10:18 - Ultimo agg. 19 Marzo, 09:31
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In molti vorrebbero essere Proust, in tanti citano Proust (spesso senza averlo letto), in moltissimi – pare – leggono il nuovo Proust. La ricerca del tempo perduto è l’hobby di buona parte dell’umanità, la scrittura del tempo presente ora da Facebook si sposta ai libri. Dalla Norvegia arriva Karl Ove Knausgard, con “La mia lottasei volumi, tremilacinquecento pagine, il racconto della sua vita con tutti i particolari, sì, proprio tutti. Recensito e discusso bene negli Usa. A cinema c’è “Boyhood” di Richard Linklater che ha seguito Ellar Coltrane da quando aveva dodici anni. Ora, il problema non sono tanto loro, ma quello che verrà dopo, ai diari dei vip si aggiungeranno quelli delle loro cameriere, dei loro uomini di scorta, giardinieri, cuochi, in un delirio che si farà romanzo di condominio, fino ad estinguere quel poco di assurdo che ci aveva regalato Vonnegut. E il gossip raggiungerà finalmente la supremazia assoluta facendosi lingua, religione, mondo.  
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