Il Mediterraneo in barca

Il Mediterraneo in barca
Sabato 31 Agosto 2019, 23:32
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Quando il Mediterraneo era più piccolo di un bacino – almeno a leggere Fernand Braudel – quasi un posto dove tutti si conoscevano, Georges Simenon lo raccontò per la rivista “Marianne”, era il 1934. Ora quel suo viaggio in goletta, dormendo in amaca, anche se con cuoca al seguito, esce da Adelphi: “Il Mediterraneo in barca”, e noi ritroviamo il mare che fu, e i porti – aperti – del passato, adesso che quel mare è cimitero, lager e muri. Simenon fa emergere una umanità sparita, con traffici diversi, annodata culturalmente e muove anche moltissimi rilievi anticolonialisti, recupera mestieri e scambi, venti e abitudini, riti e mode, senza tralasciare le caratteristiche dei porti che incontra, e con l’amore per i dettagli ci regala fuggevoli ritratti e ci fa sentire – seppure in superficie – il mare: “asini e pecore, peperoni e olive” fin su alla Costa Azzurra “particella mediterranea”. Per chi vuole approfondire c’è “Breviario mediterraneo” – vera e propria bibbia – di Predrag Matvejevic, ma come introduzione al mare di casa, Simenon è ottimo.    
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