La grande uniformità

Venerdì 14 Giugno 2013, 13:26
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Avesse potuto leggerla, Gay Talese, sarebbe uscito di testa per l’intervista di Alessandro Piperno al regista Paolo Sorrentino, che nella sua introduzione denunciava di essere sorpassata perché fatta prima del festiva di Cannes, e il lettore si chiede: a) che interviste legge Piperno? b) che bisogno c’è di darci questa notizia visto che non cambia nulla nel resto del testo, c) quelli che stanno pensando alla sincerità legata alla interviste a scrittori registi attori etc tornino a Settembre dopo aver letto tutto Capote, e persino Fallaci, d) che interviste legge Piperno? Forse quelle dove l’intervistato (Sorrentino) finisce per diventare quello che odia, o che almeno odiano i suoi personaggi: «ormai siamo un popolo di intervistati. Ma non li senti? “Come dico sempre”, ma dico a chi?». Cinque pagine prima c’era un’altra intervista: di Cristina Taglietti a Niccolò Ammaniti che parlava come Jep Gambardella, il personaggio di Sorrentino, tanto che alla fine uno si chiede: ma “La grande bellezza” di cosa? Dell’uniformità di linguaggio?   
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