La Mosca della rivoluzione

La Mosca della rivoluzione
Martedì 5 Marzo 2019, 12:34
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Torna (e in versione economica) “La Mosca della rivoluzione” (Feltrinelli), di Manuel Vázquez Montalbán. Uno di quei libri dispari, lontani dalla serie con Pepe Carvalho, come lo era “Lo Strangolatore”, dove lo scrittore catalano fa sfoggio della sua conoscenza, giocando col lettore. In questo, ripercorre settant’anni di storia della capitale russa, da Lenin a Gorbaciov, palazzo dopo palazzo, strada dopo strada, storia dopo storia. Montalbán è stato un uomo profondamente di sinistra e radicalmente libero, per questo può permettersi un doppio sguardo: quello interno, e amoroso; e quello esterno, e critico. Chi ha letto “Assassinio al Comitato Centrale” conosce questo doppio sguardo, di chi sa usare e rivoltare: il lessico, i legami e l’ideologia comunista. In questo saggio-racconto Montalbán non risparmia nulla, usando Mosca come pretesto per fare i conti col comunismo. È una grande guida alla città. Un libro d’amore, d’arte, di storia, salvato dall’ironia.
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