Navigando sul passato

Navigando sul passato
Lunedì 11 Gennaio 2016, 11:33 - Ultimo agg. 11:47
1 Minuto di Lettura
In una Argentina fantastica, un fiume straripa sommergendo un paese, Río Sauce, tutti se ne vanno meno uno, Morales, un uomo paziente. È “L’inondazione” (Nottetempo) di Adrián N. Bravi, un romanzo sul tempo e la memoria. Quando l’acqua sommerge tutto, scuotendo geografia, ricordi e sentimenti, bisogna ristabilire priorità, scegliere cosa recuperare e capire se rimanere nel posto di appartenenza, e con disagio aspettare il ritorno alla normalità. C’è chi subito dice addio e chi scava dentro quell’addio. Morales è un po’ il Santiago di Hemingway, anche se la barca è un’esigenza di movimento e non di pesca; è un po’ il Pereira di Tabucchi quando parla con la moglie defunta, sommersa due volte: dalla terra e dall’acqua; ha trasformato il sogno da Fitzcarraldo del suo patrigno in una segheria, e i guantoni di Carlos Monzon sono tutto quello che gli resta da salvare. Tra stratagemmi con gli alligatori, fagioli e un probabile colonialismo cinese, il tempo rende la memoria un pallido osso, che nemmeno la disperata lotta contro i tramonti di Morales può salvare.  
© RIPRODUZIONE RISERVATA