Non dire addio ai sogni

Non dire addio ai sogni
Venerdì 2 Ottobre 2020, 22:21
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È sempre difficile raccontare un ragazzino africano col pallone. Gigi Riva con “Non dire addio ai sogni” (Mondadori) ci riesce tirando fuori la sua esperienza di inviato, connettendo mondi lontani e storie comuni. Dal Senegal all’Italia passando per la Francia seguiamo Amadou, quattordicenne che ha due magliette-immaginamondo: quella di Dani Alves e quella di Mamadou N’Diaye. Tra Barcellona e Marsiglia, sogna di giocare come loro, dribblando tutto per emergere. Riva conosce i mondi che racconta, fornendo al lettore tutte le spiegazioni per capire gli imbrogli legati al pallone. È l’Africa di oggi raccontata con la cura di Comencini per i ragazzi. C’è la Francia del terrorismo e l’Italia periferica dei traffici. Dal primo imbroglione George, l’illusionista che pesca Amadou, segue una lunga fila di altri “cattivi” che si alternano nel viaggio. Riva sa dilatare il gesto sportivo scrivendoci dentro, il suo è un romanzo che funziona, con una storia semplice, che può solo far bene ai ragazzi italiani: che possono immaginarsi campioni sotto casa e perdere la scommessa all’università.
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