Oltre il giardino

Venerdì 9 Maggio 2014, 14:05 - Ultimo agg. 19 Marzo, 09:26
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Stefano Benni in tv che mostra la fatica di essere in tv, con Fabio Fazio che lo incoraggia, racchiudendo le esigenze della Feltrinelli e l’indolenza dell’autore. Guardando la serie “Gomorra” scopri che il boss ha gli stessi problemi di Michele Serra col figlio ma gli compra la moto nuova, che qualche sceneggiatore ha letto Giancarlo Siani e che l’altro boss, quello emergente, vuole mandare la madre a MasterChef. Poi arriva: “Tutti dicono che sono un bastardo” (Bietti) di Roberto Alfatti Appetiti, che racconta la vita di Charles Bukowski a venti anni dalla morte, e ti mette in salvo dalla banalità, dall’ipocrisia, dal conformismo culturale.
Lo apri e ci trovi una vita dispari per scelta e non per esigenza di copione, una riscrittura dell’America pagata a un prezzo altissimo, e ad ogni pagina almeno una via di fuga dalla cultura confezionata.
«Detesto i prati perché tutti li hanno...La gente ha i prati davanti alle case perché non hanno niente altro da fare. Hanno i loro impieghi, così devono fare qualcosa che non li impegni troppo. Sicché un prato è un'abitudine americana. Non so in Europa, ma qui tutti hanno un prato. E quando si tende a fare le cose che fanno tutti gli altri si diventa tutti gli altri».
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