#unpaeseapezzi

Venerdì 19 Dicembre 2014, 12:06 - Ultimo agg. 19 Marzo, 09:33
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La suggestione ha sostituito la riflessione. Prima è accaduto in narrativa, ora siamo arrivati alla saggistica e in particolare alla storia, quindi il contagio è compiuto. A leggere Walter Barberis – perno della saggistica Einaudi – che, seppure a titolo personale, solleva un problema fino ad ora trascurato: “il disinvestimento dal settore, considerato improduttivo”, mostrando tutta la gravità della situazione. Sarà anche vero che mancano lingue brillanti nel raccontare la storia e nel rifletterci su, ma a dispetto di questa carenza c’è un investimento verso “la storiografia della provocazione e della stupefazione” e questo avviene mentre imperano scelte discutibili e operazioni di bassa narrativa, penso alla coppia G&G: Gramellini-Gamberale (qua la videorecensione di Amleto De Silva); la vetta di un mercato editoriale che a fronte di una crisi enorme risponde serializzando le scelte più banali. A breve renderanno, portano e porteranno(?) soldi, ma alla lunga che lettori avremo? 
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