What happened after the fire

Venerdì 1 Maggio 2015, 14:19 - Ultimo agg. 19 Marzo, 09:36
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Dalla Germania all’America, dalla Baviera all’Alabama, da Wall Street al Mondo, con un meccanismo di narrazione perfetto. Un congegno da fare invidia, prima che un trittico teatrale, su due binari: prima e terza persona. Un romanzo – vero – raccontato tra dentro e fuori, è quello che Baricco prova a fare da anni non riuscendoci, e che invece Stefano Massini realizza in “Lehman Trilogy” (Einaudi). Riassumendo la storia del capitalismo dal cotone alle azioni, in poche centinaia di pagine, con una abilità da pianista prima ancora che da scrittore, suonando il racconto, facendone un oggetto letterario di più elementi, drammaturgia che diventa ballata. Portato a teatro da Luca Ronconi, la sua ultima regia. Massini - che sostituirà Ronconi alla guida del Piccolo - restituisce la realtà rivoltandola, raccontando quello che mancava: da dove erano partiti i Lehman e in che modo erano arrivati a New York, il salto da Cotton a Bank a Impero, in una trasformazione religiosa. Quante intuizioni erano servite prima di cadere nel vuoto, e quanta vita era passata sopra sotto e di fianco ai soldi che andavano accumulando, all’impresa che costruivano. Non si fa economista, ma riduce l’economia a romanzo, stupendo.  

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