“Why Write?”

“Why Write?”
Mercoledì 21 Novembre 2018, 13:20
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Solo Philip Roth poteva spiegarci Philip Roth. “Why Write? Collected Nonfiction 1960-2013” esce per Einaudi, e ci racconta la geografia mentale che sta dietro i suoi romanzi. Pensieri, parole, e soprattutto altri scrittori da Franz Kafka a Bernard Malamud e Saul Bellow, passando per i colloqui con Primo Levi, Aharon Appelfeld, Milan Kundera e Ivan Klíma, vediamo lo scrittore farsi curioso lettore, critico, e porre domande da studioso, come se non ci fosse la sua Opera, come se fosse sospeso. Queste pagine ci fanno scoprire la complessità e la grandezza di Roth, i suoi percorsi, la sua lotta con un concetto vecchio di ebreo puramente vittimista e contro le accuse di misoginia (basta analizzare i suoi maschi per capirlo), vediamo i suoi strappi, le sue – apparenti – sconfitte e le sue tante vittorie nella scrittura. La facilità con la quale si esprime, saltando dal saggio al racconto degli altri, mostra il suo talento e i suoi sentimenti. C’è di tutto, attraverso la scrittura. Politica e amori, accuse e disprezzo, curiosità e ricerca, e sotto c’è anche la volontà di darsi in pasto per essere compreso.
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