Zoo o lettere non d'amore
Venerdì 31 Luglio 2015, 13:03
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In estate quando le pagine dei giornali si svuotano e le autostrade si riempiono e Ceronetti scrive i pezzi sul calore come un tempo faceva solo Citati con i pomodori, senza nemmeno usare Ungaretti come parasole, viene da invocare Viktor Šklovskij. Lo so che a molti di voi, o forse a tutti, il nome non dice nulla, e che anche a cercarlo con Google si scopre che i suoi libri sono introvabili o costano un botto, però se ne leggete anche solo dei frammenti capite che liberandosi spazio sui giornali, bisognerebbe approfittare delle sviste dei caporedattori per buttare – magari in prima pagina – quelli come Viktor Šklovskij. Mi rendo conto che tracciarne un profilo è difficile, come so che è fastidioso se non si hanno i suoi libri in casa uscire e cercarli in biblioteca, però volete mettere la soddisfazione di uno che poi dirà: Sai ho scoperto Viktor Šklovskij grazie a X o a Y, e l’altro dirà: Ma va? E voi, freschi della grande scoperta, potrete rincarare la dose citandolo: «Non parlerò d’amore; parlerò soltanto del tempo. Il tempo oggi a Berlino è bello».
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