Pasta e cavolo con la Falanghina che ci piace tanto

Lunedì 1 Dicembre 2014, 19:49
2 Minuti di Lettura
Una delle meraviglie della cucina napoletana è sicuramente il matrimonio della pasta con l’orto: con i fagioli, le lenticchie, i piselli, i ceci, i cavolfiori, i broccoli, i peperoni, le melanzane. Nessun gastronomia ha così solidamente piantati i piedi nella terra, come del resto dimostrano le decine e decine di trattorie aperte in città il cui peso specificio è stato ben riassunto nel libro di Giulia Cannada Bartoli edito dalle Edizioni dell’Ippogrifo, «Guida alle trattorie di Napoli». Uno dei posti più veraci è la trattorie-pizzeria Dalle Figlie di Iorio in via conte Olivares (tel. 081.5520490) in quella zona incredibile di transito che dalla Immacolatella porta a Pizza Bovio. Qui c’è clientela affezionata e coccolata, Teresa Iorio conosce bene pregi e difetti dei clienti che si fermano ogni giorno per lunghi anni in pausa pranzo. Un segno di civiltà, mangiare un piatto caldo seduti. Ed è tra questi tavoli che ho mangiato una splendida pasta e cavolfiori alla napoletana, con la base di soffritto d’aglio e peperoncino, un po’ di sale, e il cavolo a sudare rapidamente a fuoco alto. Un piatto dieteticamente perfetto che però dobbiamo necessariamente abbinare ad un vino. Dopo anni di profonde riflessioni siamo giunti alla conclusione che il vino migliore per questo Propileo della cucina partenopea è sicuramente la Falanghina dei Campi Flegrei. Si tratta di un bianco che si marita volentieri su più fronti perché ha buona acidità, discreto corpo, sapidità e ottimo scatto in bocca. La Falanghina si presta a molti abbinamenti alle paste con i legumi o con gli ortaggi proprio per le sue caratteristiche ed è questo il motivo che la vede da sempre in pole nei consumi in città. La berremo, perché no, anche sulla mitica frittata di maccheroni di Teresa e sul tortano. Non andiamo fuori tema, assolutamente no: di fronte a questi sapori precisi e antichi un buon alleato nel bicchiere è sicuramente indispensabile. E allora, andiamo verso matrimoni tra vino e cibo che hanno resistito alle mode nel corso degli ultimi decenni. Se non secoli. Pasta, cavolo e falanghina. Punto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA