«Serve sangue:
mi aiuti?»

«Serve sangue: mi aiuti?»
Venerdì 4 Novembre 2016, 17:21 - Ultimo agg. 10 Gennaio, 22:12
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«Mi hanno chiesto di diffonderlo dal policlinico per il reparto di pediatria... Mi aiuti? C'è bisogno di sangue A RH negativo per una bambina che sta molto male...» Segue un nome e un numero di telefono (che però dà errore di chiamata), con la raccomandazione: «Mandalo ai tuoi contatti WhatsApp per favore». Ho ricevuto questo messaggio da familiari, da colleghi e anche da operatori sanitari. Un messaggio che, a prescindere dalla verità dell'allert, è l'occasione per ribadire quanto sia importante donare il sangue. 

Nicola Scarpato è responsabile del centro trasfusionale del Policlinico Federico II, riferimento per tutta la regione Campania. Chiarisce: «Serve sangue tutti i giorni, e in tutti gli ospedali. È importante che i cittadini vadano a donare regolarmente, almeno due volte all'anno. E, dopo la prima esperienza, è decisivo continuare a farlo: senza aspettare l'emergenza. In questo modo si può controllare il proprio stato di salute e aiutare, con la massima sicurezza, un ammalato, bambino ma anche adulto. Per rispondere in modo ottimale alle esigenze dei pazienti, il sistema trasfusionale ha bisogno di un afflusso regolare, non solo di picchi eccezionali. E questo, a precindere dai messaggi diffusi tramite WhatsApp che, quasi sempre, sono delle bufale». Proprio oggi si è svolta anche una riunione a Palazzo Santa Lucia per migliorare la rete tra strutture sanitarie.

Per approfondire:
www.centronazionalesangue.it
il sito internet del policlinico Federico II



 
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