Maria Pirro
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Monaldi, stop ai trapianti pediatrici: «Manca collaborazione»

Monaldi, stop ai trapianti pediatrici: «Manca collaborazione»
di Maria Pirro
Martedì 31 Gennaio 2017, 19:48 - Ultimo agg. 3 Febbraio, 00:09
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È ufficiale: i trapianti pediatrici di cuore sono sospesi per un anno a Napoli. Lo dispone Giuseppe Longo, il direttore generale degli Ospedali dei Colli, di cui fa parte il Monaldi, dove c'è il centro di riferimento regionale, l'unico autorizzato nel Mezzogiorno anche a usare il cosiddetto «cuore berlinese», un macchinario decisivo per prolungare l'attesa dell'intervento chirurgico salvavita, così come è stato per Imma e Chiara, le bimbe nella foto curate con orgoglio e passione.



Nella delibera del 30 gennaio 2017, il manager della sanità promette continuità per le situazioni in emergenza-urgenza h 24, in fase pre e post trapianto, dando però incarico alla Cardiologia dell'ospedale e quindi agli specialisti che lavorano in quel reparto, coinvolgendo il responsabile del team multidisciplinare. Ma il percorso potrebbe rivelarsi più complicato del previsto, se si considera il risultato dell'audit nella struttura, il 15 dicembre, che ha poi portato a bloccare l'attività. L'andamento del programma degli interventi pediatrici di cuore è apparso «del tutto insoddisfacente, perché non ci sono le condizioni al momento per creare l'indispensabile collaborazione tra il Centro trapianti e la Cardiochirurgia pediatrica». Possibile? E perché?

Coincidenze: domani, primo febbraio, in piazza del Plebiscito, a Napoli, è in programma un'iniziativa, organizzata dall'Asl con l'Esercito, per promuove le donazioni degli organi.

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