Maria Pirro
Prontosoccorso
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Incidenti pericolosi
in braccio alle madri

Incidenti pericolosi in braccio alle madri
di Maria Pirro
Mercoledì 20 Luglio 2016, 10:24 - Ultimo agg. 20 Marzo, 08:56
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Nomen omen. Ho deciso di scrivere di sicurezza stradale: come evitare di finire al pronto soccorso, per l'appunto. Online, su giornali e social network, gli appelli si susseguono e vanno rilanciati. Il primario di ortopedia di Livorno, Antonio Augusti, per esempio invita a non indossare il pericolosissimo infradito in un video pubblicato dal Tirreno. L'attore Luca Argentero su Facebook avvisa: «La distrazione, 3 volte su 4, è la causa principale di tutti gli incidenti stradali, e l'uso dello smartphone è la prima ragione di disattenzione alla guida. ‪#‎MollaStoTelefono‬ ‪#‎GuardaLaStrada‬!».



Il mio primo messaggio è dedicato ai bambini e ai viaggi in auto. Interpellato, il responsabile del pronto soccorso dell'ospedale pediatrico Santobono, Vincenzo Tipo, dice: «In macchina occorre ricordarsi dell'obbligo di tenere i bambini negli appositi seggiolini. Ne muoiono 60 all'anno perché si ritrovano senza protezioni coinvolti in incidenti stradali». Aggiunge Tipo: «I casi peggiori si hanno quando il bimbo viaggia in braccio alla mamma, sul sedile anteriore».



Una strage di innocenti che rischia di avere un bilancio più pesante anche perché gli italiani si spostano sempre più in macchina durante l'estate e sempre più spesso lo fanno in gruppo. Un obiettivo è infatti risparmiare sul budget, soprattutto quando si tratta di spostamenti. La tendenza in accelerazione, di condividere un viaggio per svago, è confermata da BlaBlacar, la piattaforma che mette in contatto gli automobilisti con posti liberi a bordo (il report è ripreso da Nuviana Arrichiello, Ansa).

Qualche dato per capire. Nel mese di agosto, solo per raggiungere le mete del weekend, la stima è di almeno 250mila persone useranno il servizio di «passaggi». Con picchi per le tratte da Milano alla costa romagnola (+74%), da Bologna alle mete montane del Trentino Alto Adige (+85%) e sulla tratta Roma-Bari (+58%).  Non solo: nel 2015 la flotta del rent a car è salita, nel solo periodo estivo, a quasi 145mila unità. «Il noleggio a breve termine è diventato ormai un modello di spostamento per chi decide di viaggiare in treno o in aereo per raggiungere la meta turistica», spiewga Giuseppe Benincasa, segretario generale di Aniasa, associazione nazionale industria autonoleggio e servizi automobilistici. Tra le zone dove la richiesta è più alta sicuramente il Sud Italia con un incremento del 14% sull'anno precedente: in particolare, Sicilia (+17%) e Sardegna (+5%). E va richiesto anche il seggiolino.
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