Dopo 50 anni sarà nuovamente aperta al pubblico la Cappella di Santa Maria dei Pignatelli, tesoro rinascimentale per troppo tempo sottratto alla città. La chiesa fu edificata dalla famiglia Pignatelli di Toritto nel Quattordicesimo secolo e subì due restauri, il primo nel 1477 e il secondo nel 1736. Gli interni sono stati affrescati da Fedele Fischetti nella seconda meta del XVIII secolo.
Per incontrare il capolavoro a lungo perduto bisogna percorrere il decumano inferiore e arrivare in piazzetta Nilo in largo Corpo di Napoli. E proprio là, nel cuore della città, lunedì alle 18, con una cerimonia pubblica alla quale parteciperannoil rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandro, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, i fratelli Fabio e Giovanni Pignatelli, il sovrintendente per l’Archeologia, Luciano Garella, il direttore del Museo di Capodimonte, Sylvain Bellegra, il monumento mostrerà tutto il suo rinnovato splendore. Negli anni Sessanta la Cappella era stata trasformata in deposito abusivo di sedie. Poi negli anni Novanta fu donanta dai Pignatelli all’Università Suor Orsola Benincasa, che, grazie al finanziamento europeo del Grande Progetto “Centro Storico di Napoli - Sito Unesco”, affidato, la ha interamente restaurata.
Già lunedì la chiesa ospiterà il primo incontro del ciclo di lezioni magistrali di Paolo Isotta su “Gli splendori della Scuola Musicale Napoletana”organizzato nell’ambito del programma del Napoli Teatro Festival IItaliana. Da Alessandro Scarlatti al genio di Rossini nel suo periodo napoletano: è il tema degli appuntamenti che si terranno da lunedì a giovedì sempre alle 19 alla Cappella Pignatelli ad ingresso gratuito (prenotazioni aperte stu www.napoliteatrofestival.it). Il monumento sarà visitabile in occasione degli eventidao prenotando sul sito dell'università Suor Orsola Benincasa.
La Cappella Pignatelli restituita alla città e pronta a mostrare il suo nuovo volto
Sabato 23 Giugno 2018, 20:16
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