Giovane morto dopo ore nei campi: anche a Brindisi ordinanza anticaldo

Giovane morto dopo ore nei campi: anche a Brindisi ordinanza anticaldo
Venerdì 25 Giugno 2021, 16:43 - Ultimo agg. 17 Febbraio, 07:27
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BRINDISI - Dopo Nardò anche a Brindisi ordinanza anticaldo. Il sindaco Riccardo Rossi ha firmato un’ordinanza con cui si fa assoluto divieto di svolgere lavoro agricolo nei campi dalle ore 12 alle ore 16, da lunedì 28 giugno fino al 31 agosto, ogniqualvolta la mappa del rischio dell’Inail indicherà Rischio Alto nel nostro territorio. La decisione del sindaco è maturata dopo la scomparsa prematura di Camara Fantamadi, il ragazzo di 27 anni originario del Mali, residente a Eboli e morto in seguito a un malore ieri pomeriggio intorno alle 18, mentre percorreva in bicicletta la strada provinciale che collega Tuturano a Brindisi. Il giovane aveva lavorato nei campi per alcune ore, sotto un caldo cocente (con temperature nel Brindisino superiori ai 40 gradi. Una tragedia che ha riproposto il dramma del duro lavoro nelle campagne durante la stagione estiva. Non a caso proprio martedì scorso, come è accaduto negli ultimi anni, a Nardò il sindaco Pippi Mellone, con una ordinanza, aveva per primo vietato il lavoro nei campi su tutto il territorio comunale della città, in provincia di Lecce, nella fascia oraria compresa tra le 12.30 e le 16.

Un provvedimento applicato a tutela dei braccianti agricoli e che il primo cittadino di Brindisi ha sostanzialmente spostato, varando un analogo provvedimento.

La decisione

“La vicenda di Camara Fantamadi, un ragazzo di 27 anni che dopo una giornata di lavoro nei campi di Brindisi, durante il ritorno in bici, è morto vittima del troppo caldo, ha colpito tutta la nostra comunità. Molti sono i lavoratori che sono morti negli anni a causa delle condizioni proibitive nelle campagne durante la stagione estiva. Per questo ho ritenuto corretto salvaguardare la salute dei lavoratori nelle giornate più calde, provvedendo ad emettere questa ordinanza”, spiega il primo cittadino. E aggiunge: “Il lavoro non può mai essere sfruttamento, deve essere rispettoso della dignità delle persone e garantire le condizioni di salute e sicurezza. Questa ordinanza, così come tanti altri sindaci stanno disponendo in questi giorni, ha lo scopo di ripristinare il diritto al lavoro e alla salute”.

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