Una bara ricoperta di rose: l'addio commosso a Ilaria

La tragedia lunedì sera sulla provinciale per Mesagne

Una bara ricoperta di rose: l'addio commosso a Ilaria
di Michele IURLARO
Giovedì 18 Novembre 2021, 15:08 - Ultimo agg. 20 Novembre, 11:22
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La bara bianca ricoperta di candide rose e seguita dal mesto corteo ha fatto il suo ingresso in Chiesa Madre nel primo pomeriggio di ieri. L'ultimo saluto ad Ilaria Morleo, la 25enne di Torre Santa Susanna deceduta in un tragico incidente stradale sulla provinciale 51 nella serata di lunedì, è stato celebrato da don Antonio Carozzo e don Vincenzo Rubino con parole rispettose del dolore e indirizzate alla speranza, alla certezza di vita ultraterrena. Ilaria era una giovane donna brillante ed educata, laureata, impegnata nella gestione amministrativa del Centro Welness FeelGood di Cellino. Lunedì sera tornava a casa da lavoro; poco prima aveva avvisato la mamma del prossimo rientro. Poi, più nulla. Nessuna telefonata, nessun ritardo comunicato. Sono stati gli agenti della polizia locale di Torre, una volta appresa la notizia dai colleghi di Mesagne impegnati nei rilievi, a bussare mestamente alla porta dell'abitazione di famiglia, comunicando alla madre la più orribile delle notizia.

Lo schianto fatale lunedì sera


Erano circa le 19 di lunedì sera quando la C3 di colore grigio guidata dalla 25enne, per cause ancora in corso di accertamento, aveva sbandato, finendo fuori strada, nella terra, e terminando la sua corsa dopo aver impattato con violenza contro un albero d'ulivo.
Per Ilaria non c'è stato nulla da fare. Eppure, hanno comunque sperato i primi soccorritori, automobilisti di passaggio pronti ad allertare il 118, e gli stessi paramedici. Il cuore della 25enne aveva già smesso di battere, rendendo vano ogni sforzo degli operatori sanitari, accompagnati e sostenuti dai poliziotti della municipale che hanno eseguito i rilievi e dai vigili del fuoco del comando provinciale, chiamati alla messa in sicurezza di quel tratto di strada maledetto in agro di Mesagne.
Ancora da accertare nella sua interezza la dinamica, per quanto appare assai probabile che l'incidente, in cui non sono coinvolti altri mezzi, sia stato causato in primis dalla pioggia caduta per tutto il giorno che, pur debole in quei momenti, aveva reso viscido l'asfalto di un tratto già insidioso per la presenza degli alberi a ridosso della carreggiata, oltre che per le curve e la scarsa illuminazione.

Lo choc in paese 


Anche ieri pomeriggio, la tragedia che ha sconvolto la comunità era chiara, tangibile. Ilaria era una brava ragazza, amata da mamma e papà, innamorata della vita, degli amici, dello studio e del suo lavoro. Di quei sogni da giovane donna condivisi i suoi cari. Di quei sogni infranti su quella strada maledetta: erano circa le 19 quando Ilaria aveva perso il controllo della sua auto andando a sbattere contro un albero di ulivo. Una tragedia, una fatalità. E anche il cielo, grigio, durante l'ingresso del feretro bianco nella Chiesa Madre per la celebrazione dei funerali, sembrava trattenere a stento quelle lacrime versate senza sosta da tutta la comunità durante il commosso, struggente e insopportabile ultimo saluto ad Ilaria Morleo.
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