Il racconto choc di un imprenditore: «Dicevano, aderisci o finisci in una gittata di cemento»

Il racconto choc di un imprenditore: «Dicevano, aderisci o finisci in una gittata di cemento»
Mercoledì 10 Dicembre 2014, 17:50 - Ultimo agg. 17:51
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PERUGIA - I metodi mafiosi, la «mafizzazione del territorio» di cui parla il gip Alberto Avenoso nell'ordinanza di custodia cautelare compare nel racconto choc di uno degli imprenditori vessati e minacciati sentiti dai carabinieri.



«Mi hanno detto che era meglio aderire alle loro richieste per evitare che potesse accadermi qualcosa di brutto, come succede in Calabria. Mi facevano presente che giù in Calabria è accaduto tante volte che qualcuno sparisce e i familiari lo cercano e non lo trovano più. Mi parlavano con un linguaggio mafioso».



È quanto ha detto uno degli imprenditori, che è stato sentito dai carabinieri del Ros durante l'inchiesta «Quartopasso» che ha riferito di ulteriori minacce ricevute dal gruppo di calabresi: «Chi non si allinea alle loro richieste - ha spiegato, secondo quanto riportato nell'ordinanza di custodia cautelare - giù in Calabria fa

una brutta fine, spariscono e nessuno più li ritrova stante che è consuetudine murarli nelle gettate di cemento».
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