Calabria, casa vacanze omofoba: dal Festival "Estate a casa Berto" arriva una risposta simbolica

Fabio Mollo
Fabio Mollo
Martedì 25 Luglio 2017, 15:18 - Ultimo agg. 15:19
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In Calabria, a pochissimi chilometri dalla struttura ricettiva che ha respinto una coppia gay -  “non accettiamo né gay, ne animali"-  si svolge dal 28 luglio al 3 agosto “Estate a casa Berto”, rassegna culturale ideata dalla figlia di Giuseppe Berto, Antonia, con  Jo Lattari e Marco Mottolese e che è stata concepita tre anni  fa anche per  prolungare nel tempo l’affetto che portò il veneto Berto a passare lunghi anni della sua vita a Capo Vaticano, in Calabria e dare dunque memoria di un uomo di ampie vedute che, dalla sua solitudine e dal suo “eremitaggio”, parlava a tutti.

Il suo capolavoro “il male oscuro” fu scritto proprio a Capo Vaticano, meraviglia della Calabria e d’Italia e dove oggi , come per incantesimo, si torna indietro di decenni in un connubio quasi ironico tra obsoleti modi di pensare e nuove  tecnologie. Per una riflessione comune su quel messaggio whattsapp  -privato ma pubblicamente disvelato- (e oggi tremendamente virale) gli organizzatori di “Estate a casa Berto” stanno per recapitare un invito ufficiale ai padroni della struttura che ha decretato il rifiuto di alloggio . L’invito è per la visione del film “ Il padre d’italia” del  regista Fabio Mollo, a casa Berto,  il 30 luglio. 

 Il film, pluripremiato, racconta con grande delicatezza l’incontro tra due mondi, e unifica il tema della omosessualità e della maternità sino a  fonderli in un inno solenne alla apertura e alla accoglienza. E alla vita. 
 “Ho colto subito la provocazione di Antonia Berto e ho pensato che invitare i padroni del B & B alla proiezione del mio film – peraltro già in programma da tempo nell’ambito di una selezione che curo per Estate a casa Berto- fosse un modo educato ma anche fermo e civile per aprire una discussione, dopo la visione, e cercare di capire perché, ancora oggi, esistono mentalità e muri invalicabili tra gli esseri umani. Li accoglieremo serenamente e serenamente ascolteremo le loro ragioni. Spero che il mio film possa far loro cambiare idea”. O quantomeno farli riflettere.  

 Dal canto loro gli organizzatori dichiarano che “lo sforzo che produciamo da qualche anno sul territorio affinchè ci sia più ampia veduta culturale proponendo cinema, letteratura e giornalismo di qualità fa sì che si possa fare leva persino sulle mancanze e le cadute che accendono periodicamente fari negativi sul territorio e proprio nel momento in cui , parallelamente, e a pochi chilometri di distanza, c’è chi , come noi, si rivolge al pubblico con l’intento di nutrirlo non solo di ottimi contenuti ma anche di strumenti di riflessione”. A “estate a casa Berto” vige il diritto di asilo. Per tutti”

Estate a casa Berto, quest’anno,  proporrà non solo la selezione dei film scelti da Fabio Mollo ma vedrà interventi di grandi giornalisti quali Paolo Mieli (che incontrerà il magistrato Nicola Gratteri)  Antonio Padellaro e Pietrangelo Buttafuoco, scrittori quali Danilo Chirico, un reading dell’attrice Iaia Forte e in alcune serate è prevista musica di grande qualità affidata a musicisti che, pur nati in Calabria, si sono aperti alle sonorità internazionali mescolandole con la tradizione.

L’associazione culturale casa Berto a Capo Vaticano, fondata quest’anno, dialogherà anche con le scuole e si pone quale “parco letterario” ideale, unico nel suo genere, sia per la bellezza del luogo ma anche per il ripetersi di attività culturali atte a prolungare le eccelse qualità letterarie e umane che furono di Giuseppe Berto.
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