Crotone, dottoressa aggredita con un cacciavite: la salva ambulante marocchino. Arrestato aggressore

Crotone, dottoressa aggredita con un cacciavite: la salva ambulante marocchino. Arrestato aggressore
di Simone Pierini
Martedì 4 Dicembre 2018, 17:33 - Ultimo agg. 5 Dicembre, 12:43
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Aggredita e ferita durante il turno di lavoro in ospedale, è stata salvata da un ambulante extracomunitario. È successo a Crotone dove Maria Carmela Nuccia Calindro, una dottoresa dell'ospedale civile «San Giovanni di Dio» è stata aggredita mentre stava lasciando il presidio al termine del turno di lavoro, da un cittadino che l'ha colpita al collo con un cacciavite.

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L'aggressore sarebbe il parente di un paziente deceduto. La professionista, che presta servizio nel reparto di Medicina, è stata ricoverata nello stesso ospedale in codice rosso, ma non sarebbe in pericolo di vita. Secondo quanto é emerso dalle prime indagini, sembra che l'aggressore accusasse la dottoressa per la morte di una congiunta. Nel momento dell'aggressione a proteggere il medico è stato un venditore ambulante extracomunitario, il cui intervento è valso a scongiurare conseguenze più gravi. L'aggressore è stato bloccato dalla Polizia di Stato e si trova adesso nella Questura di Crotone.  

L'aggressore è Luigi Amoruso, un crotonese di 50 anni che è stato arrestato, avrebbe agito con il volto coperto da una sciarpa e un copricapo. Quando, dopo aver colpito la dottoressa al collo con un cacciavite, stava per sferrare un secondo fendente, è intervenuto l'ambulante, Mustafa El Aoudi, che è riuscito a bloccare l'uomo. «Ho fatto quello che avrebbero fatto tutti», ha detto Mustafa. Sul posto è poi giunta una Volante della Polizia di Stato che ha fermato l'aggressore e lo ha portato in Questura. La dottoressa è stata soccorsa dai sanitari del 118 che l'hanno ricoverata in codice rosso, anche se non sarebbe in pericolo di vita. Quella di oggi è la seconda grave aggressione compiuta a medici in servizio nell'ospedale civile di Crotone nell'arco di quattro mesi. Nella notte tra il 3 ed il 4 agosto scorsi, infatti, un medico anestesista venne picchiato selvaggiamente con calci, pugni dai congiunti di un ragazzo di Rosarno ricoverato nel reparto di rianimazione. Il medico avrebbe voluto soltanto che i familiari potessero dare l'ultimo saluto ad un ragazzo malato che stava morendo. Una cortesia ed un'attenzione che vennero però «ricambiate» con un'aggressione ai danni del medico. (ANSA).

 

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