Falcomatà condannato per abuso d'ufficio,
le reazioni di solidarietà a Reggio Calabria

Falcomatà condannato per abuso d'ufficio, le reazioni di solidarietà a Reggio Calabria
Domenica 21 Novembre 2021, 12:17
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Il prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, ha sospeso il sindaco, Giuseppe Falcomatà, dalle cariche ricoperte in seguito alla condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione per abuso d'ufficio nel processo «Miramare». La decisione è stata presa in seguito alla comunicazione da parte della cancelleria del Tribunale di Reggio Calabria del dispositivo della sentenza nei confronto del primo cittadino che ricopriva anche la carica di sindaco della Città metropolitana. Oltre che per Falcomatà, il provvedimento di sospensione è stato adottato per i consiglieri comunali e metropolitani Armando Neri, Giuseppe Marino ed Antonino Zimbalatti; per il consigliere comunale Saverio Anghelone e per l'assessore comunale Giovanni Muraca, tutti condannati ad un anno di reclusione a conclusione dello stesso processo «Miramare». «La mia sospensione è prevista dalla legge, ma l'Amministrazione comunale, statene certi, andrà ugualmente avanti», il commento di Falcomatà. Tantissime le reazioni.

Dichiara il sindaco di Bari e presidente dell'Anci, Antonio Decaro: «Proprio in questi giorni in cui si discute dei rischi elevati ai quali i sindaci nella loro attività vanno incontro dal punto di vista giudiziario, arriva una condanna per abuso d'ufficio per il sindaco di Reggio Calabria che è costretto ad una sospensione di 18 mesi per effetto della legge Severino.

Nel rispetto della sentenza e riponendo piena fiducia nel corso della giustizia, non posso che esprimere la mia vicinanza a Giuseppe Falcomatà, del quale in questi anni abbiamo conosciuto la dedizione al lavoro nell'interesse della sua comunità, che in un momento come questo si ritroverà senza guida politica e amministrativa». 

«Pur riponendo piena fiducia nel lavoro della magistratura, esprimo la mia piena vicinanza a un sindaco che ha dimostrato con i fatti quanto ama il suo lavoro e il territorio che amministra». Lo afferma in una nota Franco Iacucci (Pd), vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria e presidente della Provincia di Cosenza, che aggiunge: «Purtroppo, non si è più nelle condizioni di operare con serenità, ogni firma su un provvedimento diventa un potenziale avviso di garanzia. Ecco perché, come è stato ribadito più volte anche da Anci e Upi, è necessario rivedere la riforma sull'abuso d'ufficio, considerando che nel 60 per cento dei casi le indagini si chiudono perché è lo stesso pubblico ministero a chiedere il proscioglimento e solo nel 2 per cento dei casi il processo finisce con una condanna definitiva». 

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Si è svolta ieri anche una riunione del Gruppo consiliare del Partito Democratico al Comune di Reggio Calabria, alla presenza del capogruppo in Consiglio regionale Nicola Irto, del commissario regionale Stefano Graziano, di Giuseppe Falcomatà e del deputato Francesco Boccia, responsabile Enti Locali della segreteria nazionale. «Nel rispetto del lavoro della magistratura e della legalità, il Partito Democratico della Calabria esprime la sua vicinanza politica all'amministrazione comunale di Reggio Calabria, certi che il percorso giudiziario permetterà al sindaco Falcomatà, il capogruppo Giuseppe Marino ed ai suoi assessori di chiarire la loro posizione penale, dentro la quale non si può entrare prima di leggere le motivazioni della sentenza», si legge in una nota che aggiunge: «Il Parlamento sta affrontando le proposte per il superamento di alcune fattispecie di reato inerenti l'abuso d'ufficio, che anche il Pd ritiene penalizzino gli amministratori ed il loro senso di responsabilità. Nell'immediatezza serve dare certezze alla città di Reggio Calabria che da poco era tornata alle urne, affidando al sindaco Falcomatà l'incarico e la responsabilità di guidare l'amministrazione comunale. Insieme al resto della coalizione  lunedì sera decideremo insieme il futuro dell'amministrazione e come andare avanti».

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