Beni confiscati per un valore complessivo stimato in oltre 160 milioni di euro riconducibili a un imprenditore di Reggio Calabria. Si tratta di sette imprese e società commerciali attive nel settore edile e immobiliare, 99 immobili e 16 veicoli. Ma anche le quote di partecipazione al capitale di due società attive nei settori edile e turistico, 234 tra terreni e fabbricati, beni mobili, nonché diverse disponibilità finanziarie. A eseguire il provvedimento emesso dal Tribunale i militari dei Comandi provinciali della Guardia di Finanza e dei carabinieri di Reggio Calabria, unitamente a personale della Dia e dello Scico, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica,Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Giovanni Bombardieri.
L'uomo era stato condannato in primo grado nel dicembre scorso a 12 anni di carcere per concorso esterno con la 'ndrangheta al termine del processo «Monopoli».
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