All'individuazione dei tre scafisti si è giunti attraverso la testimonianza di alcuni migranti.
Le indagini della squadra mobile sono state dirette dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria. Ai tre fermati vengono contestati i reati di associazione per delinquere e ingresso illegale nel territorio dello Stato, aggravati dalla circostanza di aver sottoposto i migranti a pericolo per la loro vita e per la loro incolumità, nonchè di averli sottoposti a trattamento inumano o degradante.
Le indagini hanno evidenziato che i migranti sarebbero partiti da una imprecisata località della Libia, nella notte tra il 26 e 27 agosto.
I migranti avrebbe corrisposto ai membri dell'organizzazione distinte somme di denaro: una quota quale corrispettivo del viaggio sui mezzi di trasporto terrestre (per gli spostamenti dai paesi di origine fino alla Libia) ed una quota quale corrispettivo del viaggio da effettuare a bordo di imbarcazioni partite dalle coste di Tripoli, per un importo complessivo compreso tra i 1500 e 2000 dollari. Le indagini proseguono per individuare gli altri membri dell'organizzazione.