Un'aggressione brutale, vigliacca, folle. Una ricercatrice romana, in vacanza a Tortora (Cosenza), che si occupava di cani randagi è stata aggredita mentre viaggiava a bordo della sua bici. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, prima alla donna hanno cercato di togliere il cellulare e poi l'hanno picchiata. Nonostante la vittima fosse caduta a terra, l'aggressione è continuata con violenza e la donna è stata presa a pugni su tutto il corpo.
Alla vittima, una volta trasportata in ospedale, sono state riscontrate contusioni, ematomi multipli e un trauma cranico.
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L'indagine
Il provvedimento cautelare scaturisce da un'attività d'indagine sviluppata dalla stazione Carabinieri di Praia e coordinata dalla Procura della Repubblica di Paola, diretta dal Procuratore Pierpaolo Bruni sulla tentata rapina e violenta aggressione. Nel mirino sono finiti due uomini B.G. e B.C., rispettivamente di anni 45 e 72, e due donne, M.L. di anni 70 e S.A di anni 40, arrestati a San Giorgio a Cremano.
Come ricostruito dai carabinieri, il 4 agosto scorso, la donna, dopo aver accudito alcuni cuccioli di cani randagi, è stata oggetto di minacce di morte, che venivano estese ai suoi familiari ed ai cagnolini che aveva appena curato e portato con sé per poterli successivamente affidare ad un'associazione di volontariato. Il secondo episodio, quello dell'aggressione vera e propria, si è consumato il successivo 6 agosto, mentre era in vacanza.