12 pozzi contaminati in Campania,
sequestro choc: «È allarmante»

12 pozzi contaminati in Campania, sequestro choc: «È allarmante»
Mercoledì 13 Febbraio 2019, 09:09 - Ultimo agg. 16:28
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I Carabinieri del nucleo di polizia ambientale e del Noe di Caserta hanno posto sotto sequestro 12 pozzi utilizzati per uso domestico e fertirrigazione nel Casertano. Sui pozzi è stata riscontrata una «severa contaminazione da metalli pesanti», in primis da arsenico, sostanza nota per la sua elevata tossicità.
 

I militari hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo nell'ambito di un'ampia indagine ambientale coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha accertato una situazione definita «allarmante».

Sono in corso di svolgimento inoltre attività tecniche di carotaggio volte a verificare, in particolare, se la contaminazione abbia interessato anche la matrice suolo. 

Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa rivolge, in una nota, i propri «complimenti vivissimi ai Carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Caserta e del Nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale di Caserta e alla Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere per l'importante operazione che ha portato al sequestro di dodici pozzi utilizzati per uso domestico e irrigazione su cui è stata riscontrata una severa contaminazione da metalli pesanti come l'arsenico».

L'arsenico, spiega il ministero, è una sostanza nota per la sua elevata tossicità: in un pozzo i valori hanno superato di 850 volte quelli di tollerabilità previsti. «Come è emerso dalle indagini - prosegue il ministro - la disastrosa situazione riscontrata nel casertano, sebbene non consenta di attribuire precise responsabilità in capo a singoli soggetti, evidenzia come fosse nota dal 2010 ai livelli locali di governo del territorio. Quel territorio è stato poi trasformato in area urbana».

«L'operazione - conclude Costa -, coordinata magistralmente dalla Procura e condotta con sapienza in fase investigativa e operativa dai diversi comparti dell'Arma specializzati in materia ambientale, conferma come l'attenzione per la tutela dell'ambiente e della salute pubblica sia e debba essere una priorità reale.
Si conferma l'importanza di indagini approfondite per scoprire crimini ambientali come questo, purtroppo frequenti nel nostro Paese, che hanno bisogno della collaborazione e dell'azione sinergica di più soggetti, delle forze dell'ordine ma non solo, per approfondire tutti i profili di responsabilità».


 
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