Abbattimento del bunker Zagaria con il Ministro dell'Interno Piantedosi

Il ministro sarà poi nel Centro di educazione di Santa Maria la Fossa

Il bunker di Zagaria
Il bunker di Zagaria
Marilu Mustodi Marilù Musto
Martedì 14 Febbraio 2023, 17:49 - Ultimo agg. 15 Febbraio, 22:37
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Il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, giovedì alle 11, sarà a Casapesenna, in provincia di Caserta, per presenziare all'inizio delle operazioni di abbattimento del 'bunker dove si nascondeva il boss del clan dei Casalesi, Michele Zagaria.

Alle 12.20, poi, il Ministro sarà nel Centro di educazione e documentazione ambientale Pio La Torre di Santa Maria la Fossa, gestito da Agrorinasce. 

Ci sarà anche il procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo,  Giovanni Melillo, assieme al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il sindaco di Casapesenna, Marcello De Rosa, il capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, Prefetto Laura Lega e il Prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, tutti sottoscrittori del Protocollo “Interventi di ripristino della legalità sul territorio comunale del Comune di Casapesenna”, che ha assicurato il concorso e l’intervento coordinato dei diversi soggetti interessati.

Dopo le inchieste giornalistiche, c'è stato un interessamento attento e puntuale del Prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo con l’allora procuratore Dda di Napoli, Giovanni Melillo, attuale procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo: è stata così avviata un'ampia condivisione interistituzionale, sotto il profilo della individuazione delle soluzioni tecnico –operative e delle risorse necessarie all’abbattimento dell’immobile abusivo.

In virtù dell’intesa sancita dal Protocollo citato, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha assunto il compito di procedere operativamente alla demolizione. Le spese sono state finanziate dalla Regione Campania, compresi gli oneri per la rimozione dei detriti. Il Comune ha curato tutti i necessari adempimenti tecnico-amministrativi.

«L’intervento di oggi – afferma il Prefetto Castaldo - è il frutto della tenace ricerca della più efficace sinergia tra gli attori coinvolti. Ho registrato da subito, nelle riunioni tenute in Prefettura per definire i vari profili di rilievo, l’intento di raggiungere un obiettivo sentito come comune. Voglio ringraziare tutti i protagonisti di questa iniziativa: ogni singolo contributo ha rappresentato un apporto in egual modo essenziale e determinante, ciascuno per la propria parte, secondo un approccio di problem solving».

Sull'evento dell'abbattimento è intervenuto anche l'ex deputato Antonio Del Monaco (M5s) che sollevò il caso dopo le inchieste de Il Mattino e Striscia la notizia: «Per mesi, anni, ho portato avanti le ragioni della giustizia e della trasparenza e sono stato ascoltato, in verità, sempre con la buona e sincera attitudine di voler fare qualcosa di forte e importante - spiega Del Monaco - dall’allora procuratore capo di Napoli, oggi capo della Dia al prefetto di Caserta, dall’agenzia regionale dei beni confiscati al sindaco del Comune di Casapesenna. Purtroppo non posso essere presente all'abbattimento per motivi di salute, ma questa è una vittoria di tutti», ha concluso Del Monaco.

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