Addio alla Reggia per non vedenti:
nessuno incassa i soldi di Felicori

Addio alla Reggia per non vedenti: nessuno incassa i soldi di Felicori
di Aniello Renga
Giovedì 21 Marzo 2019, 12:30
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È datato agosto 2018 il progetto per la realizzazione di un percorso sensoriale per visitatori ipovedenti e non vedenti alla Reggia di Caserta. «In realtà tutto ha inizio molto prima», afferma l'ingegner Claudio Leonetti, site manager di Micron semiconductor, multinazionale americana che attraverso la propria fondazione, la Micron Foundation, si occupa di progettazione mirata al miglioramento e valorizzazione di territori di interesse mondiale.

«Circa un anno e mezzo fa, si era avviato un intenso colloquio con l'allora Direttore della Reggia di Caserta, Mauro Felicori, al fine di poter realizzare un progetto teso creare un percorso sensoriale all'interno di Palazzo Reale, per renderlo fruibile anche ai visitatori con difficoltà visive». Intenso colloquio, anche perché i primi tre mesi abbondanti sono andati via per far ottenere alla Istituzione Reggia di Caserta la certificazione, rilasciata da un ente terzo, necessaria affinché la fondazione americana potesse destinare il fondo necessario alla realizzazione del progetto. «Superato lo scoglio della certificazione si è passato poi a studiare che tipo di progettazione mettere in campo. Furono così pensate tre proposte progettuali. La prima prevedeva la realizzazione di un plastico tridimensionale della Reggia di Caserta di tre metri per tre, realizzato su tre livelli ovvero corrispondenti ai piani di Palazzo Reale. Ogni parte della Reggia, oltre ad essere definita in scala perfettamente riprodotta attraverso una stampante 3D, avrebbe preveduto al proprio interno parti descrittive in codice Braille e possibilità di riproduzione audio con specifica descrittiva della zona di riferimento. Un secondo progetto, simile al primo da un punto di vista concettuale, avrebbe riguardato i giardini e le cascate; un ultimo invece l'Acquedotto Carolino. Alla fine la Fondazione ha ritenuto di non scegliere nessuno in particolare e sponsorizzare tutti e tre».
 
In effetti basta leggere la mission della Fondazione dal proprio sito internet per rendersi conto di come Micron intende l'istruzione e il forte senso di comunità, quali elementi vitali per il successo della società e delle aziende innovative. Infatti, ciascuno dei progetti realizzati in tutto il mondo è basato sulla conoscenza e comprensione delle complesse esigenze della propria comunità, al fine di arricchire ognuna di esse. «Così, un gruppo di tecnici - riprende Leonetti - guidati dall'architetto Cuono Antonio Pannella si mette subito al lavoro per dare concretezza alle idee progettuali e mette nero su bianco il progetto realizzativo. Data anche l'imponenza del plastico, il direttore Felicori aveva individuato nell'area storica di Palazzo Reale, un'intera sala da destinare al percorso sensoriale, cuore del progetto». L'idea quindi era di adeguare la Reggia di Caserta ad iniziative di ambito nazionale ed internazionale, sviluppate per ampliare la fruizione del monumento tramite la creazione di percorsi di accessibilità cognitiva, organizzando visite tattili-sensoriali, visite guidate con operatori specializzati, realizzando Sale Multisensoriali dotate di un percorso tattile permanente. Il progetto così come ideato è stato sposato fin da subito Micron Fondation che ha deciso di finanziare per intero il costo di realizzazione dell'intera opera preventivata in 25 mila euro.

Erano gli ultimi giorni di Felicori direttore; ma anche gli ultimi contatti tra Reggia di Caserta e Micron Foundation. Da allora non ci sono stati più contatti tra la Fondazione e la Direzione, ad oggi guidata ad interim dal Direttore generale dei Musei dei beni archeologici e culturali Antonio Lampis. Eppure basterebbe una semplice mail con un iban di riferimento per far accreditare quanto già destinato alla Reggia Vanvitelliana. «Concepire lo spazio museale come luogo per tutti - si legge nel documento progettuale - deve costituire l'imprescindibile evoluzione di una concezione attuale di Museo: il superamento delle barriere architettoniche, emotive e culturali, il superamento del concetto di vetrina museale, di oggetto chiuso nello spazio e nel tempo, finalmente significherà Museo per tutti».
 
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