Adolfo Villani sindaco di Capua:
esplode la festa del centrosinistra

Adolfo Villani sindaco di Capua: esplode la festa del centrosinistra
di Luigi Di Lauro
Lunedì 27 Giugno 2022, 07:00 - Ultimo agg. 18:46
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«È stata una bella affermazione ed un ulteriore atto di fiducia che la città ha voluto dare alle forze Progressiste. Devo perseguire la strada della condivisione con i Comuni della connurbazione, la Provincia, la Regione ed il Governo nazionale. Il mio impegno sarà prioritario per le emergenze, soprattutto ambientali: riviera lungo il Volturno e la scogliera che necessita di immediati interventi di ristrutturazione. Sarò il sindaco di tutti».

Adolfo Villani è il nuovo sindaco di Capua. Il condizionale è d'obbligo, anche se si tratta di dati convergenti dei due comitati elettorali.

Ma il responso delle urne acquisito dalle schede scrutinate ed il supporto delle proiezioni effettuate in entrambi i comitati elettorali, dovrebbero  confermarne l'andamento ed il risultato finale. È quasi l'una di notte, in città si attende con partecipazione il responso delle urne, c'è tanta gente in strada, locali aperti, tanto caldo, percentuale di umidità insopportabile, ma c'è attesa tra i sostenitori di entrambi i candidati. Lo stazionamento nei pressi delle due sedi allestite per la raccolta dati è più che evidente. Cauto ottimismo in piazza Guglielmo Marconi, Adolfo Villani è qui, è arrivato poco dopo la mezzanotte, è attorniato dai candidati della coalizione, ci sono amici, alcuni provenienti dai comuni viciniori, pacche sulle spalle, qualcuno lo abbraccia e gli esprime apprezzamenti e sostegno. C'è anche Teresa, la moglie e le due figlie, Veronica ed Eleonora.

Lungo il corso Appio, invece, nel quartier generale di Fernando Brogna, si attende l'arrivo di ulteriori dati provenienti da altre sezioni, ne mancano ancora, si spera nella rimonta. Il comitato è pieno, zeppo di persone, si discute, qualcuno analizza cause ed effetti, anticipa propositi per il futuro, si spinge a favorire la riorganizzazione del centro politico, la frammentazione e la mancanza di un accordo in tempi utili, forse la causa principale della disfatta.

Ad ogni modo, quattro seggi elettorali, quattordici sezioni, i risultati fin ora inseriti ufficialmente rappresentano solo una parte del totale delle schede scrutinate. Ma il risultato ufficioso è chiaro: 3386 voti Villani pari al 52,1% e 3110 Brogna pari al 47,9%.

Se sarà confermato l'andamento in crescita per il candidato progressista, Adolfo Villani sarà proclamato sindaco e con lui ecco il nuovo consiglio comunale, nei banchi della maggioranza ci saranno Luigi Di Monaco, Loredana Affinito e Mario De Maio (PD), Marisa Giacobone, Alessandro De Maio e Veronica Iorio (Capua in movimento), Claudio Di Benedetto e Michele Casuccio (Capua bene comune), Rosaria Nocerino (Capua al centro - Capua nel cuore), Nunzia Miccolupi (M5s). Sui banchi della minoranza siederanno Fernando Brogna, Paolo Romano, Carmela Del Basso, Massimo Antropoli, Annarita Vegliante e Gianfranco Vinciguerra.

Sicuramente sul voto di ieri è stato determinante anche il così detto partito dell'astensionismo. Gli aventi diritto al voto erano 14664: 7664 donne e 7000 maschi. Al primo turno del 12 giugno hanno votato 9308 elettori, pari al 63,48%, cinque punti in meno rispetto al 2019. Ieri a mezzogiorno, avevano votato 2815 capuani, il 19.2%, alle 17 il 27,19% pari a 3987 votanti ed alle 19 la percentuale era al 30,56%, pari a 4481 elettori. Alle 23 il dato finale si è attestato al 45,42% hanno votato 6665 aventi diritto al voto.

Con la vittoria di Adolfo Villani, spetterà al centrosinistra mettere in pratica tutto quanto riportato nel programma elettorale. Il lavoro che attende la nuova amministrazione comunale non sarà certamente facile. Maggioranza e Giunta municipale dovranno sostenere iniziative per stabilizzare un progetto capace di recuperare una identità che Capua, centro propulsore di arte e studi, ha depapuerato per i ritardi accumulati nella presentazione di progetti finalizzati al recupero funzionale di più apparati, indispensabili per consolidare in termini di immagine ed efficienza anche i servizi basilari, dalla viabilità interna e periferica alla delicatissima questione del ponte sul Volturno.

La chiusura dell'infrastruttura fluviale pregiudica un po tutto, non solo in città, ma anche il transito attraverso l'Appia. Per la riapertura del ponte, l'unico indirizzo da seguire e che eviterebbe ulteriori ritardi è rappresentato dalla disponibilità quello della Regione, che potrebbe farsi carico della progettazione esecutiva del terzo lotto, necessaria per richiedere sia il finanziamento che il dissequestro dell'infrastruttura. Su tutto il programma di rilancio della citta peserà soprattutto la verifica dello stato finanziario dell'Ente, onde evitare il dissesto finanziario.

Ed ancora  la riqualificazione del centro storico con la Ztl, il piano parcheggi, l'adeguamento degli impianti sportivi, i beni comunali ed il loro utilizzo, la valorizzazione delle tradizioni locali. Insomma un lavoro che richiederà la collaborazione degli enti territoriali, Provincia e Regione, ed anche del Governo centrale, se effettivamente si tradurranno in realtà i buoni propositi espressi in campagna elettorale, e si metterà mano alla rete di interscambio con i comuni dell'area metropolitana. 

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