Un'ambulanza pediatrica nel nome
di Carlo e Veronica, vittime della strada

Un'ambulanza pediatrica nel nome di Carlo e Veronica, vittime della strada
di Claudio Lombardi
Mercoledì 17 Novembre 2021, 12:37
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CAPODRISE - Nel nome dei figli. La raccolta fondi in memoria Carlo e Veronica Di Bernardo, promossa dai genitori Giuseppe e Katiuscia, ha permesso di acquistare un’ambulanza pediatrica abilitata al servizio di emergenza e di urgenza del 118.

Il mezzo di soccorso è già attivo a Casalbeltrame, in provincia di Novara, dove i Di Bernardo
vivo da alcuni anni, e nelle città vicine per il trasporto dei dializzati e dei pazienti dimessi dall’ospedale della zona. L’ambulanza è gestita da una ventina di volontari, tutti formati dall’associazione «CV-Soccorso», che ha il suo quartier generale nei locali della palazzina comunale che avrebbe dovuto ospitare la scuola dell’infanzia. Carlo e Veronica, originari di Capodrise, persero la vita il 10 settembre 2020 in seguito a un’incidente stradale, sulla
provinciale Biandrate. Ricoverati al reparto di Rianimazione dell’ospedale Maggiore di Novara, le loro condizioni apparvero subito critiche. Poi, nella notte la situazione precipitò per entrambi. La comunità di Capodrise apprese la notizia dai social; strazianti furono le parole di Pietro Di Bernardo, zio dei ragazzi: «Non guarderò più un tramonto senza pensare a voi». Il dolore indescrivibile dei genitori e di un’intera famiglia, divisa tra Novara e Caserta, è stato trasfuso in un sogno; quel sogno in un progetto; quel progetto in un’opportunità di salvezza.

«Siamo nati – si legge sulla pagina Facebook dell’associazione – per dare una possibilità, anche se fosse solo una, di vivere a chi avrà bisogno del nostro intervento. Porteremo in ogni gesto, in ogni attività, in ogni sorriso che sapremo donare quell’entusiasmo, quella vitalità che non possiamo dimenticare, quel dono che abbiamo ricevuto dai nostri angeli Carlo e Veronica». «CV-Soccorso» rappresenta un modello di generosità, di solidarietà e di efficienze che Pietro Di Bernardo intende replicare a Capodrise: «Ho già avuto un colloquio – rivela – con il sindaco Vincenzo Negro: ci ha promesso una sede nei pressi di piazza Della Repubblica, che saremo ben felici di condividere con la Croce rossa italiana. Anche noi formeremo volontari, acquisteremo un auto medica, dei defibrillatori e altre attrezzature per il primo intervento, con la speranza che non vi sia mai il bisogno di usarli. È l’unico modo per
dare un senso a ciò che un senso non può avere, la scomparsa improvvisa di due ragazzi, di due fratelli; per trasformare il non comprensibile in qualcosa di sopportabile».

In Italia, solo nel 2020, sono stati 2mila e 400 i morti in incidenti stradali, 160mila i feriti. Numeri in calo rispetto al 2019, ma comunque altissimi.

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