Anagrafe, riparato il tetto ma restano guasti e muffa

La sede distaccata del Comune regolarmente aperta

L'intervento sul tetto dell'Anagrafe
L'intervento sul tetto dell'Anagrafe
di Luisa Conte
Lunedì 5 Dicembre 2022, 08:13
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Ci sono volute solo 24 ore al Comune di Caserta per sistemare il tetto dell'ex Caserma Sacchi. Venerdì l'intervento dei vigili del fuoco che avevano provveduto a chiudere via San Gennaro, dove insiste l'Ufficio Anagrafe del Municipio, per effettuare dei rilievi su tutta la struttura dopo le segnalazioni di infiltrazioni d'acqua all'interno degli uffici al primo piano e al piano terra.

La relazione firmata dal tecnico incaricato da Palazzo Castropignano parlava di pessime condizioni della struttura. E sabato mattina gli operai incaricati dal Comune hanno provveduto a riparare il tetto dell'Ufficio Anagrafe, tetto che il maltempo e le piogge incessanti degli ultimi giorni avevano seriamente danneggiato con alcune tegole volate, con i vigili del fuoco che hanno accertato il distacco di un lucernaio con conseguente pericolo di crollo. Così in poco tempo la copertura dell'ex Caserma Sacchi è stata sistemata, la strada è stata riaperta al transito e stamattina gli uffici comunali saranno regolarmente aperti al pubblico.

Una corsa contro il tempo per mettere una pezza, ma certamente la situazione dell'Ufficio Anagrafe non è certo delle migliori. La pioggia ha provocato gravi infiltrazioni dal piano di copertura del blocco che ospita attualmente il settore Servizi demografici e statistica, ma anche diversi uffici del primo piano ed indirettamente il piano terra con grosse macchie di umidità che fanno ancora bella mostra sui muri. Il tecnico incaricato dal Comune ha riscontrato anche la pericolosità di due abbaini presenti sul palazzo che affacciano sulla strada: una delle due strutture era visibilmente pericolante e l'altra aveva perso dei pezzi caduti sulle grondaie. In questo caso gli operai hanno messo in sicurezza le strutture.
Ma a preoccupare i dipendenti, e anche gli utenti, sono il mancato funzionamento delle luci dei corridoi, la maggior parte dei servizi igienici guasta, ascensori fuori uso con gravi disagi per le persone disabili, impianto di condizionamento guasto.

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Insomma, non certo le condizioni migliori per lavorare o per accogliere i cittadini. Già in estate i sindacati avevano alzato la voce per lamentare il mancato funzionamento dei condizionatori, con i dipendenti e gli utenti costretti a subire il caldo asfissiante. Ma questa era soltanto la goccia che aveva fatto traboccare il vaso, conseguenza anche dello scandalo scoppiato il 21 luglio scorso quando furono rubati i soldi dalla cassaforte. Per questo furto c'è ancora un'indagine in corso delle forze dell'ordine, mentre i dipendenti in servizio in quella giornata sono stati ascoltati più volte e nessuno di loro risulta indagato. Stamattina, quindi, si torna al lavoro con qualche mal di pancia, con i responsabili degli uffici che, a quanto pare, non sono stati avvisati delle intenzioni del Comune.
In mattinata si riunirà la delegazione trattante che affronterà proprio il problema sicurezza degli uffici, anche e soprattutto dopo che l'ingegnere Giuseppe Del Prete, responsabile della sicurezza dei luoghi di lavoro, nella sua relazione consegnata al sindaco Marino e al dirigente Natale ha sottolineato la necessità di dislocare i dipendenti in altra sede o, in alternativa, di procedere allo smart working il tutto perché le condizioni di lavoro potrebbero arrecare danni alla salute e alla sicurezza sia dei dipendenti che degli utenti.
 

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