Asi e Parco Matese obiettivi dei moderati dopo acqua e rifiuti

Asi e Parco Matese obiettivi dei moderati dopo acqua e rifiuti
di Lia Peluso
Venerdì 18 Marzo 2022, 07:41 - Ultimo agg. 07:42
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La guida del consorzio Asi, Area di sviluppo industriale, della provincia di Caserta e del Parco regionale del Matese è il nuovo obiettivo a cui punta l'area dei moderati, la nuova alleanza politica che si è aggregata all'interno del centrosinistra in occasione delle elezioni provinciali. Un'area trasversale che sta abbracciando anche pezzi del centrodestra.

I moderati, che comprendono l'area del consigliere regionale Giovanni Zannini e i partiti Italia viva e Noi Campani, già durante le elezioni provinciali avevano inviato un «avviso di sfratto» al Partito democratico con cui, fino alle elezioni amministrative dell'autunno scorso, erano alleati per la guida degli enti strumentali. A firmare quell'avviso di sfratto fu il consigliere provinciale Pasquale Crisci, su mandato dei moderati il quale rispondendo alle polemiche innescate durante la campagna elettorale per le provinciali a seguito delle nomina Gisec spa, aveva affermato: «L'occasione è quella giusta per ricordare che, ad oggi, è in capo al Pd, altresì, il coordinamento dell'Ambito distrettuale idrico della provincia di Caserta, la presidenza del Parco regionale del Matese e di Roccamonfina, così come la presidenza del Consorzio Asi di Caserta; riteniamo, pertanto, inaccettabile questa sproporzionata attribuzione di responsabilità in favore del Pd, anche perché i risultati delle ultime elezioni regionali, provinciali e comunali registrano un rapporto elettorale decisamente diverso ed appannaggio dei gruppi che fanno riferimento ai Moderati, a Noi Campani ed a Italia viva. È nostra intenzione dopo la vittoria in Provincia, sostituire tutte le rappresentanze oggi in capo a un Pd minoritario in favore dei sindaci di area moderata».

I moderati hanno già conquistato la maggioranza e la presidenza dell'Ente idrico e la maggioranza all'interno dell'Ente d'ambito dei rifiuti e presto anche la presidenza di quest'ultimo. Da giorni, si sta rincorrendo la voce di una possibile mozione di sfiducia nei confronti della presidente Raffaela Pignetti dell'Asi, una mossa non attuabile per il momento in quanto lo statuto dell'Asi non prevede la possibilità di una mozione di sfiducia. L'unica possibilità per giocare la partita dell'Asi per i moderati è che il consiglio di amministrazione dell'Asi e la presidente decidano di dimettersi, in caso contrario occorrerà attendere la scadenza naturale prevista tra due anni. L'Asi oggi è l'unico ente dove Pd e moderati amministrano insieme tenendo fede a quella vecchia alleanza che all'epoca fu stretta tra i consiglieri regionali Zannini, Stefano Graziano del Pd e Luigi Bosco oggi esponente di Noi Campani.

La presidenza del Parco è stata affidata a Vincenzo Girfatti e quattro anni fa fu proprio Bosco a fare il suo nome al presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che con proprio decreto nell'ambito delle nomine dei Parchi raccolse l'input di Bosco. Il percorso di Bosco e Girfatti è stato condiviso soprattutto durante e elezioni regionali 2015 che portarono Bosco a palazzo Santa Lucia. I percorsi politici di Bosco e Girfatti hanno subito un allontanamento al punto che il presidente del Parco regionale in occasione della nomina di Bosco come assessore al Comune di Caserta affermò: «Da un punto di vista strettamente politico non sono interessato a progetti centristi, ma guardo con interesse al nuovo modello di Partito democratico. Resto fedele al centrosinistra nel quale ho sempre militato da quando ero componente della direzione regionale dei Giovani del Pd nel 2008. Dopo l'ottima affermazione sia a livello nazionale che locale ottenuta all'ultima tornata elettorale, il centrosinistra esce assolutamente rafforzato. È questo il momento per continuare a lavorare in maniera compatta per affermarsi sempre di più in vista dei prossimi fondamentali appuntamenti».
 

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