Assalto all'isola ecologica
in fiamme in mini-camion

Assalto all'isola ecologica in fiamme in mini-camion
di Antonio Borrelli
Lunedì 22 Agosto 2022, 08:47
3 Minuti di Lettura

Il raid, poi le fiamme alte, l'allarme e l'intervento. È stata una notte complicata nell'isola ecologica di Capua: intorno alle 23 di sabato è stata presa d'assalto da un gruppo di ignoti. All'interno, qualcuno ha appiccato l'incendio a un mini-compattatore per i rifiuti da tempo parcheggiato nella struttura, perché guasto e dunque non utilizzato.
Da lì, le fiamme stavano anche per espandersi, ma l'intervento tempestivo di Vigili del Fuoco e Protezione Civile ha circoscritto il rogo al solo mezzo, scongiurando danni peggiori all'isola ecologica. Dalle arterie circostanti il muro di fuoco appariva imponente, al punto che l'allarme è scattato dopo pochi minuti. Il sindaco Adolfo Villani ha postato un video dell'incendio sul suo profilo facebook. A chiamare i soccorsi sono stati proprio alcuni residenti che hanno fornito anche utili testimonianze per ricostruire la dinamica del rogo. Alcune persone hanno infatti avvistato sul posto un gruppo di ragazzi intenti ad accendere un fuoco nei pressi dell'isola ecologica, gestita dal gruppo Falzarano di Airola, in provincia di Benevento. E mentre il sindaco Adolfo Villani comunicava l'episodio ai suoi concittadini, gli inquirenti confermavano la natura dolosa dell'atto. «I carabinieri presenti sul luogo confermano che l'incendio è stato appiccato alla navetta ferma e da lì le fiamme si sono propagate nello spazio circostante», ha spiegato Villani. Le indagini sono già in stato avanzato e nelle prossime ore potrebbero esserci novità. Ma ad oggi non è ancora chiaro se ad agire sia stata una baby gang o un gruppo criminale.

Video


Dagli incendi ai furti.

Resta, comunque, da registrare l'ennesimo assalto ad un'area adibita alla gestione della raccolta rifiuti, ma nel Casertano la banda dei mezzi dei rifiuti ha infatti fatto man bassa di mezzi e attrezzature: l'ultimo episodio lo scorso luglio, quando nel mirino è finito ancora una volta il deposito della «Pignataro Patrimonio».

Dopo tre anni, altri due mezzi da 35 quintali vennero portati via dal parcheggio dell'azienda dopo un incendio. L'antifurto, installato insieme al sistema di videosorveglianza all'indomani dell'escalation di furti qualche anno fa, si è attivato regolarmente ma quando i carabinieri sono arrivati sul posto i criminali si erano già dileguati. Nel febbraio del 2020, invece, fu interessato il deposito Sorgeko, azienda del gruppo Sorbo incaricata del conferimento dei rifiuti. In quella occasione la banda forzò il cancello del deposito, nel territorio di Pastorano, e fuggì dopo pochi minuti a bordo di un camion utilizzato per la raccolta di rifiuti speciali. Una dinamica identica a quella riscontrata in almeno altre sei occasioni nei mesi precedenti. Poche settimane prima, invece, ad essere forzati erano stati i cancelli di un'officina meccanica di Presenzano, dove si trovavano temporaneamente due veicoli di proprietà della Comunità Montana Monte Santa Croce. E ancora: nell'ottobre precedente fu preso d'assalto il deposito della Res (ex Sinergia) di Calvi Risorta, ditta appaltatrice dell'ordinaria pulizia delle strade cittadine e della raccolta rifiuti. In quella occasione i malviventi erano fuggiti a bordo di due furgoni Iveco dileguandosi nel buio della notte sulla strada statale. Pochi mesi prima nella vicina Sparanise, sempre nel weekend, malviventi forse specializzati in furti simili erano entrati in azione nel deposito della Ambiente e Servizi, azienda che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in città.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA