«I dati relativi all’aumento dei casi di autismo in Europa sono allarmanti, si passa da un bambino con spettro autistico su 150 nuovi nati nel 2000, alla percentuale di un bambino su 68 nuovi nati negli anni più recenti. Tra il 2008 e il 2010, inoltre, si è visto un incremento di casi pari al 30 per cento». Lo aveva detto il professor Francesco Di Salle (università di Salerno), specializzato in neuroscienze già nel 2016, quando la Regione Campania mise a regime i fondi per la cura dell'autismo. Ma i dati, oggi, lo confermano. I casi di autismo sono in aumento, anche a Caserta e provincia. E così, è necessario parlarne affinchè il trattamento non resti nella sfera del privato. Per questo, a cura dell’Ufficio pastorale della Salute della Diocesi di Caserta con direttore don Antonello Giannotti, nell’ambito delle attività annuali, nella biblioteca del Seminario Vescovile, si è svolto il convegno “Autismo, non solo Aba” con esperti e testimonianze di vita. Dopo i saluti del vescovo Pietro Lagnese, ai lavori moderati dal dottor Giancarlo Infante e introdotti da don Antonello Giannotti, sono intervenuti la dottoressa Luisa Russo (in collegamento on line da Napoli), che ha sottolineato alcune esperienze terapeutiche nella Asl Na 1. Con lei, Luisa Russo con Raffella Spigapiena. Quest'ultima ha parlato del disturbo dello spettro autistico mentre Antonella Guida si è soffermata sulla popolazione con disturbo dello spettro autistico a Caserta e nel territorio limitrofo.
Elena De Carlo ha evidenziato le varie possibilità terapeutiche per l’autismo e Clemente Amoroso dell’associazione MusicAperta ha messo in risalto l’importanza della musicoterapia per l’Autismo.
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