Autismo, scontro sui livelli di assistenza
e l'Asl Caserta avverte: aggiustare il tiro

Autismo, scontro sui livelli di assistenza e l'Asl Caserta avverte: aggiustare il tiro
di Ornella Mincione
Domenica 17 Novembre 2019, 15:00
3 Minuti di Lettura
Le cure non verranno interrotte e i bambini affetti da disturbo dello spettro autistico continueranno a ricevere l'assistenza con il modello Aba. A rassicurare gli animi dei pazienti e delle loro famiglie è l'Asl di Caserta, a seguito della interrogazione al governatore De Luca del consigliere regionale Giampiero Zinzi, avente come oggetto «Interruzione della continuità terapeutica con metodo Aba per i bambini affetti da disturbo dello spettro autistico in provincia di Caserta».

Zinzi torna ad affrontare la tematica accogliendo le rimostranze di un gruppo di genitori che lamentano una irrituale procedura di rivalutazione del piano terapeutico e un improvviso cambio di operatori. «Nello specifico - si legge nella nota del consigliere regionale - da circa un mese i centri convenzionati, sulla scorta di una non meglio precisata comunicazione ricevuta da parte dell'Azienda sanitaria, avrebbero invitato le famiglie a recarsi agli Uffici dell'Asl Caserta per una visita di rivalutazione del progetto Aba». Secondo quanto dicono dall'amministrazione dell'Asl di Caserta, tale visita di rivalutazione altro non è che «una verifica sulla qualità dell'assistenza erogata e sui risultati a cui ad oggi tale assistenza sta portando». Poi la nota di Zinzi prosegue dicendo che «in quella circostanza (ovvero della comunicazione della visita di rivalutazione) sarebbe anche stato comunicato che gli educatori che hanno seguito i bambini durante tutto il percorso non sarebbero ritenuti più figure idonee a svolgere queste terapie, nonostante i loro contratti e titoli di studio fossero stati presentati e accettati dalla precedente direzione». A commento, il consigliere Zinzi scrive ancora: «Una modalità di azione inusuale che ha messo in agitazione tanto le famiglie interessate - che temono per le reazioni dei bambini al cambio di terapeuti ed eventualmente anche di terapie - quanto gli educatori esclusi dal progetto Aba». Su questo punto, dagli uffici dell'Asl rispondono che «tali figure, ovvero quelle degli educatori, non sono previste nel nuovo bando cui in teoria dovrebbero aderire i centri convenzionati. Tale bando però non è stato ancora adottato dall'attuale direzione aziendale, che, di contro, sta lavorando a un nuovo bando che verrà scritto seguendo le linee internazionali per l'applicazione del modello Aba». Quello che era ritenuto corretto fino a un mese fa dall'Asl, scrive il consigliere Zinzi nella stessa nota, «improvvisamente non è più valido per la stessa Azienda. Qui due sono le cose: o finora è stato seguito un criterio sbagliato oppure è sbagliata questa revisione. Si faccia chiarezza e subito su questo ennesimo disagio che le famiglie, e in questo caso anche i centri e gli operatori, sono costretti a subire».

Non a caso, proprio dall'amministrazione dell'Asl, si rende nota una riunione avvenuta un paio di giorni fa tra il direttore generale Ferdinando Russo e una delegazione di genitori preoccupati per l'assistenza ai propri figli. Sono proprio questi genitori ad aver reso pubblico l'esito, più che positivo, di tale riunione: «In una giornata brutta e piovosa, una buona notizia. Ieri con un gruppo di genitori siamo stati dal direttore generale dell'Asl di Caserta, con il quale abbiamo parlato per circa due ore. È una persona competente, conosce nei dettagli la situazione che stiamo vivendo, si è reso disponile. Ci ha garantito che non verrà interrotto il trattamento a nessuno. Ma sono in atto dei cambiamenti (ancora in corso di strutturazione), volti alla valutazione e rimodulazione degli utenti in carico, e alla riattivazione delle procedure per far partire quelli in lista d'attesa. Le procedure e i dettagli verranno resi noti dall'Asl».
© RIPRODUZIONE RISERVATA