AVERSA - Si aprirà il prossimo 21 ottobre, davanti tribunale di Napoli Nord, il processo a carico di 27 avvocati civilisti con studi tra le province di Caserta e Napoli, accusati di uso di marche da bollo contraffatte, per un totale – spalmato sugli iniziali 100 indagati – di circa sessantamila euro. Il presunto reato è stato commesso principalmente ad Aversa, sede del tribunale ubicato nel Castello Aragonese, tra gli anni 2017 e 2019. Ben 74 posizioni sono state eliminate, alcuni avvocati hanno anche restituito le somme di danaro.
I civilisti si sono sempre difesi sostenendo che non erano a conoscenza della non autenticità dei bolli comprati regolarmente, tant’è che anche le stesse cancellerie sono state tratti in inganno dalla fattura delle marche che non destavano sospetti. Ma l’accusa parla di induzione in errore proprio verso i cancellieri. Le contestazioni partono da un minimo importo di 27 euro fino a migliaia di euro.