Aversa, ancora strage sul lavoro: 32enne cade da ponteggio e muore

L'uomo è morto sul colpo, soccorsi inutili

Via Musto ad Aversa, la strada dove un operaio ha perso la vita
Via Musto ad Aversa, la strada dove un operaio ha perso la vita
di Nicola Rosselli
Martedì 21 Marzo 2023, 07:31 - Ultimo agg. 12:54
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Morire a 32 anni in un uggioso pomeriggio di marzo cadendo da un'impalcatura. Così ha perso la vita Giuseppe D'Agostino, di Aversa, dove abitava. L'ennesimo incidente sul lavoro si è verificato in via Francesco Musto. Poco dopo le 16, il muratore, per cause ancora in corso di accertamento, è precipitato da un'impalcatura morendo sul colpo. Per lui non c'è stato nulla da fare. Inutili i soccorsi prestati dal personale medico del 118 giunto sul posto con i carabinieri della locale stazione. Per il 32enne non c'è stato scampo. I sanitari non hanno potuto far altro che certificarne la morte. Teatro dell'ennesima morte bianca un cortile interno di un antico palazzo in pieno centro storico cittadino, in quello che è il quartiere spagnolo del Lemitone, dove sono numerose le ristrutturazioni di abitazioni in corso, quasi sempre palazzotti del Seicento, anche grazie ai diversi bonus che hanno incrementato l'attività edilizia in tutta la Penisola. In particolare, la ditta dal quale dipendeva la vittima stava ristrutturando un appartamento che il magistrato che indaga sull'incidente ha sottoposto a sequestro in attesa dei sopralluoghi tecnici di rito che serviranno per cercare di chiarire la dinamica.

Sul luogo dell'incidente è giunto il magistrato di turno della Procura di Napoli Nord che ha disposto la rimozione della salma e il trasferimento nella sala mortuaria dell'ospedale "San Giuliano" di Giugliano dove sarà eseguito l'esame necroscopico i cui risultati potrebbero dare un impulso alle indagini avviate dai carabinieri della stazione di Aversa, coordinati dal comandante, in collaborazione con i colleghi della Compagnia guidata dal capitano Ludovico Paternì. I militari hanno ascoltato i colleghi di lavoro della giovane vittima e avviato le indagini del caso con l'obiettivo di stabilire la dinamica dell'incidente per stabilire se si sia trattato di una tragica fatalità o di un incidente dovuto ad omissioni o carenze nell'utilizzo dei dispositivi di sicurezza previsti dalla normativa vigente.
Giuseppe D'Agostino era uscito, come tutte le mattine, dalla sua abitazione di via San Giovanni e non vi ha fatto più ritorno. È morto per assicurare ai suoi una vita dignitosa. Non era sposato, viveva con la famiglia in via San Giovanni, nella zona normanna di Aversa. Le sue passioni erano le auto e, soprattutto, la Juventus di cui era un tifoso appassionato. Così come era appassionato della serie televisiva dei Simpson. Dopo aver frequentato l'Istituto tecnico commerciale per ragionieri «Alfonso Gallo» di Aversa, da diversi anni lavorava come manovale nel campo dell'edilizia, regolarmente alle dipendenze di una ditta locale.



«Non esistono più parole, non ci sono più comunicati da scrivere. Ancora oggi, dopo tutte le battaglie che abbiamo condotto sull'argento, si continua a morire sui cantieri» ha dichiarato Irene Velotti responsabile per la provincia di Caserta della Fillea - Cgil. «Siamo in netta contrapposizione - ha continuato la sindacalista - con le norme che questo governo vuole emanare, non ultime quelle che mirano a modificare il codice degli appalti che si vorrebbe rendere più snello. Proprio a questo proposito scenderemo in piazza in tutta Italia. Noi vorremmo, infatti, ribadire la necessità che ci fossero maggiori controlli. Per cadere dal ponteggio significa che questo giovane non era legato. Giuseppe è uscito di casa per andare a lavorare e non vi farà più ritorno, L'anno scorso abbiamo avuto 99 morti sul lavoro in Campania.

A questi si devono aggiungere quelli che rimangono infortunati a vita».

 

Messaggio di solidarietà dal sindaco Alfonso Golia: «Esprimo cordoglio per la perdita di una giovane vita, di un lavoratore e vicinanza alla famiglia. Ancora una morte bianca sul lavoro. Queste tragedie devono farci riflettere sulla sicurezza dei lavoratori. Non sono ancora a conoscenza delle cause che hanno provocato l'incidente, ma resta prioritario aprire a tutti i livelli di dibattito pubblico una discussione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro».

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