Un'altra tegola sulla realizzazione della pista di atletica quando si credeva, oramai, di essere in dirittura d'arrivo. Una sorta di maledizione sembra aver colpito quest'opera la cui realizzazione è attesa da diciassette anni. Martedì scorso era stato aperto il cantiere alla presenza del sindaco Alfonso Golia, del suo vice con delega ai lavori pubblici Marco Villano e dell'ex parlamentare Paolo Santulli, che per la pista di atletica aversana ha lavorato tanto da portare in città finanziamento di sedici milioni id euro (dei quali sono andati perduti sei per ignavia di precedenti amministrazioni) e terreno gratuito sul quale dove dovrà sorgere la struttura. Il suolo in questione è quello dell'ex campo per sfollati al confine con Carinaro, noto come Piazza d'Armi. Il giorno dopo la ditta appaltatrice stava effettuando una pulizia da rovi e qualche altro rifiuto che era rimasto dopo una precedente bonifica e si è imbattuta in un dislivello di poco meno di tre metri di rifiuti che si sono sedimentati nel tempo, scaricati, forse, in maniera sistematica in uno spazio che, essendo demaniale, era, di fatto, terra di nessuno.
Si vedono decine di pneumatici, ma, l'impressione è che ci sia praticamente di tutto.
«E' incredibile. Hanno tagliato ancora una volta la sbarra che chiude l'accesso. Abbiamo, inoltre scoperto ha dichiarato l'ex parlamentare ed attuale capogruppo consiliare del Partito Democratico - una discarica a cielo aperto, occultata. Un lavoro che è durato anni. Non è possibile che nessuno abbia visto niente. Ci sono connivenze e responsabilità che, mi auguro, le autorità inquirenti, riusciranno a far venire alla luce». «C'è una differenza di altezza del piano del suolo ha continuato Santulli che, progressivamente, arriva a circa 2.80 metri. Questo ulteriore ostacolo non fermerà il prosieguo. Purtroppo, perderemo ancora un po' di tempo, ma siamo, più che mai, determinati ad andare avanti». Guardando, quindi, al futuro, Santulli conclude annunciando la prossima operatività: «L'assessore all'igiene urbana Caterino è stata già coinvolta e dovrà coinvolgere la Regione Campania per effettuare una immediata bonifica. Saremmo tutti sul pezzo perché non trascorrano altri due anni e mezzo».
Il fautore della pista di atletica evidenzia anche la vicinanza concreta dell'amministrazione che si sta muovendo con il sindaco Golia in prima persona che si è recato con lui presso la caserma dei carabinieri per denunciare quanto accaduto e per allertare la Regione Campania, partner imprescindibile se si vuole bonificare l'area interessata e se, soprattutto, lo si vuole fare in tempi brevi.